Guerra ai giovani! Dopo gli insulti gli sgomberi…
La Verdi 15 è stata occupata dagli studenti e dalle studentesse dell’Università di Torino più di un anno fa dopo che l’Edisu ne aveva annunciato la chiusura per mancanza di fondi. Decine e decine di studenti di ogni nazionalità in questi mesi l’hanno autogestita provvedendo dal basso al suo funzionamento e rendendola un luogo vivo tra le macerie del diritto di studio.
Di quello che era il welfare hanno fatto un deserto e usando la scusa della crisi, gli alloggi universitari sono diventati sempre più cari, sempre più a rischio di privatizzazione. Come l’Edisu anche il nostro ente predisposto al diritto allo studio, Laziodisu, vende gli alloggi universitari, rincara i prezzi per posto letto e pubblicizza sul proprio sito affitti a prezzo di mercato di noti palazzinari capitolini. Abbiamo deciso, quindi, di esprimere la nostra solidarietà attraverso l’occupazione simbolica della sede Romana della Regione Piemonte che, come la regione Lazio, è responsabile della mala gestione degli enti e quindi dei fondi destinati agli studenti. I pariti e le coalizioni di partiti, si alternano all’amministrazione locale, offrendo ai cittadini una governo pulito e trasparente in cambio del voto. Ma gli eventi ci dimostrano che si rivelano parte integrante di un sistema marcio alle radici. Infatti, le scuole e le università ne subiscono direttamente le conseguenze attraverso l’aumento delle tasse regionali e i tagli ai servizi.
Quello che ci offrono per continuare gli studi o “semplicemente” per vivere è, in sostanza, lo sfruttamento e l’indebitamento a vita. Non possiamo rimanere a guardare!
La riappropriazione è una pratica necessaria per conquistare giorno dopo giorno spazi di agibilità nell’università in crisi. Per questo motivo, esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla Verdi occupata, un’esperienza che può e deve essere riprodotta nelle università ma non solo, anche la dove rivendicare diritti non può più passare per una richiesta ma per la presa diretta di tutto ciò che ci viene indebitamente sottratto. A tal proposito crediamo che la mobilitazione nelle scuole e nelle università debba continuare e attraversare le giornate internazionali a partire dal 14 Novembre.
Student* Medi e Universitari Roma
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