Il 16 dicembre mobilitazione a Pisa per il diritto all’abitare
Riportiamo di seguito l’appello di lancio della piazza cittadina del 16 dicembre a Pisa per il diritto all’abitare. Il 7 dicembre la mobilitazione è stata annunciata anche attraverso una conferenza stampa davanti alla Prefettura.
La città di Pisa è divenuta nel 2021 la Capitale italiana degli sfratti. Sono i dati riguardo la proporzione demografica di sfratti esecutivi ed eseguiti con la forza pubblica ad averlo determinato. Gli enti preposti non ridistribuiscono gli alloggi sociali; il mercato privato specula sugli immobili, utilizzando a proprio vantaggio il bisogno abitativo e la richiesta di abitazioni universitarie. A Pisa nel 2022 sono aumentati del 10% gli affitti per un posto letto, mentre edifici come l’ex casa dello studente Paradisa restano vuoti ed abbandonati.
L’8 novembre 2022 il consiglio comunale di Pisa ha affrontato per l’intera seduta il tema dell’emergenza abitativa. Da quell’incontro è uscita la mozione votata all’unanimità che impegna il sindaco a chiedere al Prefetto la sospensione della forza pubblica agli sfratti fino al 28 febbraio. La richiesta unanime dei comitati e dei sindacati è stata quella di mettere immediatamente a disposizione delle famiglie in difficoltà abitativa le centinaia di alloggi pubblici disabitati. Da parte dell’assessore alle politiche abitative la risposta è che attualmente sono zero gli alloggi da destinare, a fronte di un milione di euro di risorse pubbliche spese per mantenere decine di nuclei familiari con 70 minori in affittacamere. Al termine di quell’incontro, nel quartiere di sant’Ermete, si è avviato un presidio permanente composto dai residenti delle case popolari e da numerose famiglie sotto sfratto. E’ stato formalizzato uno stato di agitazione alla prefettura e a tutte le istituzioni affinché siano messi a disposizione per l’autorecupero i 40 alloggi nel quartiere per quei nuclei familiari che stanno aspettando un alloggio e e affinché siano finanziati in tempi certi i lavori di riqualificazione delle case popolari, bloccati da più di un anno.
Dopo un mese questo presidio va avanti, senza risposte positive. Ma gli sfratti continuano poiché la prefettura non ha ancora dato una risposta alla mozione del consiglio comunale. Confedilizia e i grandi proprietari di questa città fanno scontare alle famiglie stesse le insufficienze delle istituzioni, che dovrebbero garantire il passaggio da casa a casa per chi è sotto sfratto. Per intimorire gli inquilini gli sfratti non si fermano neanche a Natale: una signora è stata già avvisata che avrà la visita di Ufficiale Giudiziario con forza pubblica il 23 dicembre 2022.
In questi giorni il governo Meloni ha tagliato completamente ogni aiuto all’affitto e ogni sostegno alla morosità incolpevole: si sta consumando una vendetta del libero mercato nei confronti di ogni tipo di regolamentazione della rendita. Con l’inflazione al 12 per cento e l’aumento vertiginoso dei prezzi delle utenze per luce e gas, le difficoltà sociali sono esplose. Sono centinaia gli sfratti che diventeranno esecutivi nei prossimi tre mesi oltre quelli già attivi. La sproporzione tra prezzo degli alloggi locati e delle bollette, qualità dell’immobile e reddito familiare è ingiustificabile.
La mancanza di alloggi pubblici, creata dall’incapacità delle Giunte e dell’APES di utilizzare i fondi stanziati e il conseguente stato di agitazione dei senza casa e inquilini indigenti dimostra il livello di emergenza esistente in città. Le case pubbliche disabitate sono migliaia, di proprietà del Comune di Pisa circa 200: perchè le istituzioni competenti non riescono a renderle abitabili e le assegnano? Ogni alloggio pubblico disabitato in più è una famiglia in graduatoria a cui viene tolto il diritto ad un affitto equo, che diventa una famiglia costretta a pagare affitti di mercato comunque incompatibili con i redditi familiari falciati dall’inflazione, canoni che possono raggiungere i mille euro mensili. Tutto questo non è più sopportabile.
Dall’assemblea cittadina del 30 novembre, come movimenti, sindacati, comitati e forze politiche è stato deciso di indire una manifestazione il prossimo venerdì 16 dicembre 2022 con l’obiettivo di avere finalmente una risposta concreta dalle Istituzioni: fermare le esecuzioni degli sfratti fino a quando non saranno consegnati almeno tutti gli alloggi sfitti di proprietà comunale.
La prefettura e tutte le istituzioni pubbliche dovranno rendere conto ad una città intera per la mancata attuazione delle loro abituali promesse inattuate. Non vogliamo più essere ostaggio del potere immobiliare che fa degli alloggi un business a discapito del diritto all’abitare, negando che esistono centinaia di alloggi sfitti e quelli locati spesso lo sono in nero o irregolari. Una città dove vengono tenuti vuoti gli appartamenti per far salire il prezzo degli immobili e delle locazioni; dove di forza vengono strappati anziani, invalidi e bambini dalle loro case, dopo che hanno pagato per anni affitti altissimi con grande sacrificio; alloggi, anche comunali, dove ci si ammala per le cattive condizioni degli appartamenti locati; dove i lavori per l’edilizia popolare producono scheletri di cemento abbandonati e voragini di debito per le finanze pubbliche.
Questa città può, vuole e deve cambiare.
Invitiamo associazioni, comitati , movimenti, sindacati a sottoscrivere e diffondere l’appello per la manifestazione del 16 dicembre 2022.
Assemblea cittadina “case subito!”
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