InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il CSA Murazzi sul sequestro dell’impianto avvenuto il 14 maggio

Il CSA Murazzi è nato nel lontano 1989 quando i Murazzi non erano ancora il cuore pulsante della movida torinese ma un’area abbandonata e deserta della città lasciata in mano allo spaccio e al degrado. Fin dai primi anni dell’occupazione i compagni e le compagne del CSA Murazzi hanno contribuito a migliorare e riqualificare l’intera area attraverso iniziative culturali e politiche dimostrando un grande legame e affetto con il territorio.

Oggi si può trovare il CSA Murazzi in tutte quelle battaglie sociali che vedono l’opposizione alle politiche di privatizzazione dei servizi ai cittadini. Basta vedere i tagli ai trasporti pubblici, i tagli alla sanità regionale e alla chiusura degli ospedali, al taglio delle borse di studio, come anche al problema abitativo. Basta per rendersi conto di come l’amministrazione comunale intenda risolvere i problemi, li scarica sui cittadini!

Con leggi,delibere,ordinanze e polizia.

Il piano d’ambito sui murazzi rientra in questa logica che porta a dissolvere il tessuto cittadino e a rimpiazzarlo con una movida pagata a caro prezzo, riducendo ogni momento delle nostre vite, che sian servizi o socialità, in moneta sonante. Crediamo sia più importante come centro sociale cercare un’alternativa al modo di vivere quotidiano. Un’alternativa allo sfruttamento della persona ridotta a cliente tramite la discussione, l’autorganizzazione e la valorizzazione delle competenze delle individualità di ognuno secondo i propri bisogni in un’accezione di solidarietà tra le genti.

Lo scorso martedi ( 14 maggio 2013 ) è scattato il blitz della procura che ha portato al sequestro dell’intero impianto musicale del centro sociale in seguito alle indagini sui Murazzi coordinate dal PM Padalino.

L’operazione con cui è stato eseguito il sequestro è stata davvero in grande stile: in tutti gli altri locali si sono presentati i Vigili Urbani, per noi invece è stato messo in piedi un operativo di polizia degno di un incursione nel rifugio di un boss mafioso con camionette, lampeggianti,discesa e scale dei Murazzi bloccate e presidiate.

Quella di Martedi 14 Maggio rappresenta una vera e propria provocazione,probabilmente dettata dal fatto che il centro sociale aveva da subito risposto all’ordinanza sull’intera area dei Murazzi con la campagna ” Que Viva Murazzi” respingendo il presunto piano di riqualificazione dell’area e restituendo un luogo storico della città alla citttadinanza.

Il CSA Murazzi non è un locale commerciale o privato, è un centro sociale,uno spazio liberato da logiche di profitto ed è un posto dove è possibile ascoltare musica o sedersi sui tavolini senza l’obbligo della consumazione o bersi una birra o un amaro a prezzi popolari.

Il CSA non paga tasse perchè il collettivo che lo gestisce non si arricchisce, nessuno di noi lavora al CSA ma siamo tutti lavoratori, studenti,disoccupati, giovani, uomini e donne che al CSA dedicano il loro tempo libero.Perchè lo facciamo? Perchè siamo militanti comunisti, con una chiara e cosciente analisi della società.Una società che esclude i più deboli condannandoli ad una vita d’inferno.

Noi sappiamo bene chi siamo e conosciamo altrettanto bene il nostro passato di lotta, il nostro presente e il nostro futuro. Facciamo parte della storia dei Murazzi e della città di Torino di cui abbiamo scritto assieme a tutti gli altri posti occupati pagine importanti di dignità e determinazione.

Siamo sulle rive del Po e siamo qui per restare.

 

Un sequestro non spegne il csa!!!

“Que Viva Murazzi” continua….

 

I compagni e le compagne del CSA Murazzi

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

csa murazzitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina

Ieri sera l’ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovi attacchi alla Global Sumud Flottiglia

Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre la Global Sumud Flottilla è stata interessata da attacchi tramite bombe stordenti, gas urticanti e materiali chimici non meglio identificati, che hanno causato danni ad almeno 4 navi – mentre ne hanno colpite almeno 11- e disagio agli equipaggi. Già dalla sera di martedì erano stati […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino: Iren licenzia sei lavoratori interinali

Pronto, servizio clienti Iren Mercato Torino? COSA SUCCEDE IN CITTA’? Guarda qui guarda la’ licenziamenti in produzione, boia faus!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Piemonte sa da che parte stare. In 30mila a fianco del popolo palestinese

Ieri 30.000 persone hanno invaso le strade di Torino arrivando da ogni angolo della Regione: Verbania, Forno Canavese, Val Susa, Pinerolo, Ivrea, Cuneo, Orbassano, Alessandria, Biella, Collegno, Novara, Mondovì, Vercelli, Asti, solo per citare alcuni dei territori presenti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Compaiono scritte per denunciare le falsità dei manifesti dell’amministrazione: la riqualificazione del Comune targata Politecnico non è verde!

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Comitato Salviamo il Meisino, Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio, EsseNon e Ecologia Politica Torino in merito a un’iniziativa per denunciare la narrazione falsa del Comune di Torino rispetto alla riqualificazione “verde” della città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.