InfoAut

Il problema è il Partito Democratico!

COMUNICATO STAMPA DEL NETWORK ANTAGONISTA TORINESE SUL 1 MAGGIO 2014

Il giorno dopo la manifestazione del 1 maggio, condita come non mai dal nervosismo delle forze dell’ordine e dall’isolamento sociale del Pd in quella piazza, i media stanno tentando una ricostruzione riduzionistica e minimizzante di quello che è successo, spesso entrando palesemente in contraddizione con quanto da loro stessi mostrato. Ieri la lettura era quella del “gruppo di antagonisti” che sarebbero entrati sfondando nel corteo (quando invece lo spezzone sociale era in piazza, come ogni anno, fin dalle 8 del mattino). Oggi, quando gli stesssi video di Repubblica e Corriere mostrano ben altro di quel che narravano gli articoli del giorno prima, il tiro inizia ad aggiustarsi e la protesta si vuole ridurla a un fatto personale contro il senatore Esposito, una nullità qualunque che se non esistesse il movimento notav e la polizia con cui complimentarsi periodicamente, non avrebbe probabilmente altre qualità da vendere sul mercato elettorale (e sarebbe forse più difficile giustificare il lauto stipendio che noi tutti gli paghiamo, ahinoi!).

Qui il problema non è il poco onorevole Esposito, egli è solo un’incarnazione (tra le più impresentabili e facili da attaccare) di un partito che nel nostro territorio non solo rappresenta ma è il potere, del Capitale e del privilegio sopra e contro la vita della maggioranza di tutti coloro che stanno pagando i costi della crisi. Che la maggioranza forse non si è ancora resa conto delle responsabilità di questo partito-piovra-azienda nella devastazione del territorio e nell’attacco alle condizioni di vita dei proletari è un problema a cui giornate come quella di ieri provano a dare una risposta. Si trattava di individuare dei responsabili e definire politicamente chi è il nemico. Lo spezzone dell’opposizione sociale ha attaccato tanto Esposito quanto Fassino e Chiamparino, quanto il voltagabbana Ferrentino. Non abbiamo dimenticato proprio nessuno!

Con noi si sono espressi centinaia di torinesi… Quando il corteo è finalmente riuscito a partire c’erano invece migliaia di persone, che scandivano altre parole d’ordine e altri programmi, di lotta e non di concertazione/spartizione/amministrazione: contro il Jobs Act e il Piano Casa, contro i contratti-capestro e la spesa folle in Alta Velocità ed Expo, per la riappropriazione dal basso e il rifiuto di pagare quello che non si può sostenere.

Certo ha contato anche molto la rabbia accumulata nei due giorni precedenti, dopo che tutti abbiamo asistito allo squallido applauso del Sindacato Autonomo di Polizia ai 4 assassini di Federico Aldrovandi. Il disprezzo e l’odio che molti e molte ieri hanno espresso contro gli agenti di polzia deriva anche da fatti come questo e dal rapporto che sempre più gente istituisce tra il ruolo di difensori dei privilegi che gli agenti svolgono e il sovrappiù di violenza che esercitano in determinate condizioni. Non sono solo quelli che difendono politici e istituzioni, sono quelli per cui tutte e tutti noi siamo degli uccidibili. Sono quelli che stanno tra noi e la realizzazione dei nostri bisogni e desiseri. Una foto riassume al meglio la giornata di ieri: il mercenario del servizio d’ordine del Pd (pagato, perché di militanti disposti al ruolo non ce ne sono più) e il celerino.

Se questa prova muscolare voleva essere un avvertimento e una minaccia per le prossime mobilitazioni previste in città, il 10 maggio per la liberazione di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò e l’11 luglio contro il vertice europe sulla (dis)occupazione giovanile, crediamo proprio che ieri si siano gettate le basi e la determinazione per portare avanti la costruzione di questi altri due importanti momenti di lotta. Qui la paura non è di casa!

Come spesso accade, giornate come queste si lasciano dietro come strascico feriti, denunciati ed arrestati. A loro va tutta la nostra solidarietà e ringraziamento per avere reso possibile una giornata come quella di ieri: un primo magggio di lotta e non di ricorrenza. Un saluto e un abbraccio particolare per Marco “Boba”, infaticabile redattore di Radio Blackout, tradotto agli arresti dopo le ultime cariche in via Roma, mentre cercava di trarre in salvo una compagna fermata. Lo vogliamo libero subito, per tornare a contribuire alla vita della radio e alle lotte che ci vedono impegnati insieme.

 

#civediamolundici

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

1 maggiocrisiprecarietàtorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

C’ero io quel giorno di 50 anni fa alla Spiotta!

È cominciata così in corte d’Assise ad Alessandria la dichiarazione spontanea di Lauro Azzolini, 82 anni, ex militante delle BR, nel processo per la sparatoria di Cascina Spiotta del 1975. Azzolini ha detto: In un minuto breve di 50 anni fa quando tutto precipitò, un inferno che ancora oggi mi costa un tremendo sforzo emotivo rivivere, al […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cinque nuovi data center in programma a Torino

In questi giorni è uscita la notizia di ben cinque progetti di “data center” nella città di Torino e nella cintura.

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – III edizione

Scommettere su altri mo(n)di possibili è l’ambizione del Festival Culturale Altri Mondi Altri Modi che anche quest’anno si terrà al centro sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti

Archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti della città, da Extinction Rebellion ai partecipanti al Climate Social Camp. La PM rigetta le accuse di imbrattamento, violenza privata, detenzione abusiva di armi, occupazione e manifestazione non preavvisata, decretando che i reati non sussistono. “Mentre si celebrano indisturbati i raduni neofascisti in tutto il paese, il governo e le questure d’Italia cercano di fermare chi chiede giustizia climatica e sociale”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Torino Per Gaza aderisce al corteo del 29 Novembre

Condividiamo il comunicato di Torino Per Gaza: Il 29 novembre anche Torino per Gaza parteciperà al corteo sindacale previsto alle 9.00 da piazza XVIII Dicembre.Riconosciamo la necessità di mettere al centro la questione del lavoro, dei tagli ai servizi e del progressivo impoverimento che le persone stanno subendo come conseguenza alla scelta del nostro governo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.