InfoAut
Immagine di copertina per il post

La baracconata dell’Eurovision, annunciata come la prima di una lunga serie

||||

Riprendiamo il contributo di Pedro, attivista di Extinction Rebellion Torino, intervistato da Radio Blackout per tracciare le iniziative svoltesi durante i giorni dell’Eurovision inserite nella campagna Music Declares Emergency. Aggiungiamo anche qualche considerazione postuma dopo giorni di delirio generale, in particolare degli amministratori (delegati) di questa città, mascherato da grande occasione per la popolazione torinese.  

Dall’invasione del Turquoise Carpet, prima iniziativa di XR, ai blocchi del traffico intorno al Valentino, alla performance travestiti da Maneskin incatenati al cancello, il messaggio da diffondere secondo Extinction Rebellion era l’emergenza della crisi climatica e farlo arrivare su un palco in cui i messaggi politici sono formalmente banditi. Nella storia dell’Eurovision non si parla di politica, seppur ci siano stati numerosi episodi in cui questo è successo, anche su livello esplicito, racconta Pedro. Il significato di fare azioni comunicative durante eventi mediaticamente seguiti come questo è sfruttare la loro visibilità per comunicare un messaggio diverso, soprattutto in una fase in cui l’emergenza climatica non viene presa sul serio ma semplicemente viene effettuata un’operazione di greenwashing su tutti i livelli.

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/Eurovision-XR-2022_05_12_2022.05.12-10.00.00-escopost.mp3{/mp3remote}

L’Eurovision ha significato tante cose.

Innanzitutto, occorre sottolineare su quali forze si sia basato un evento simile. La macchina Eurovision ha utilizzato infatti 600 volontari/e, sfruttandoli, senza pause, senza pasti e all’occorrenza anche umiliandoli e molestandole. Si, perché in un sistema come questo non soltanto occorre ringraziare per avere possibilità di vedere dei concerti gratuitamente e per aver regalato la propria forza lavoro, ma bisogna essere pronte a mettere sul piatto anche il proprio corpo, come è successo alle volontarie molestate dagli artisti durante una serata. Il tutto sotto l’occhio vigile del Comune che ha tenuto a sottolineare a mezzo stampa che era presente e che niente è andato storto.  

Eurovision 2022 volontari

Questo evento crea un precedente non indifferente, ossia la possibilità per i privati di utilizzare a proprio piacimento parchi come il Valentino senza nessun monitoraggio sui costi, sulle conseguenze e occupando altri pezzi di città e sottraendoli alla popolazione. La tendenza verso la quale andare secondo il PD è infatti quella di espropriare, chiudere luoghi di aggregazione che non prevedono immediato profitto, come è accaduto per i Murazzi, impacchettare quattro concerti e farli sembrare la svolta per i giovani di questa città, quando è chiaro che i giovani di questa città abbiano dei bisogni ignorati da anni e che non si risolvano chiudendo spazi e disciplinandoli per il profitto.

C’è poi, l’enorme questione dei soldi. Eurovision macchina da soldi, ma per chi? Dal giorno successivo alla finale i titoli dei giornali parlavano di 60 milioni di ricadute per la città, ovviamente senza dire a quanto ammontano i debiti e come verranno utilizzati questi famosi euro guadagnati.

Una città quindi che nelle mani del PD e del sindaco Lorusso ha tutta l’aria di diventare sempre più una città vetrina, inattraversabile e invivibile per chi ci abita. Abbiamo visto l’operazione di spostamento dei poveri dal centro per non spaventare i turisti che hanno potuto passeggiare in una città infiocchettata. La stessa città che sotto il silenzio generale, con la complicità di giornali e questura, sbatte in carcere studenti come se fossero criminali.

XR Torino Eurovision 12 820x543

E arriviamo all’ultimo grande paradosso di questo baraccone. E’ esplicativo della fase che stiamo vivendo, assistere all’ipocrisia di chi vuole sostenere che un evento come questo non sia politico. E’ emblematico di come funziona oggi la comunicazione ufficiale e di come si riproduca la politica: sostenere una palese falsità facendola passare per realtà. Il dogma oggi, reso evidente anche dall’Eurovision, è condurre un’operazione di peacewashing e di occultare tutte le voci che non sono d’accordo con il fatto che l’Italia sia in guerra. Stiamo assistendo a una politica italiana, e Torino si inserisce perfettamente in questo quadro, che agisce favorendo un’escalation della guerra in corso in Ucraina, facendo credere che si stia lavorando per la pace. Lorusso si presta bene per essere un fantoccio utile a mascherare le più vergognose decisioni del governo come grandi momenti di gloria per la città di Torino. Ciò è stato chiaramente dimostrato dalle visite di Draghi a Torino, dalla serie di grandi eventi già in programma per gli anni futuri, dalla scelta di Torino come sede per la riunione dei Ministri degli Esteri. L’Eurovision è stato solo una scontata dimostrazione di a chi servono questi eventi : stabilire alleanze sulla testa delle popolazioni, strumentalizzate anche in scenari di guerra, per ambire agli interessi dei governi. Il bombardamento mediatico di questi giorni è la cifra di quanto i media locali siano completamente asserviti a ciò che il potere politico decide che debba essere scritto. Tra una velina della digos e una martellante propaganda di guerra mascherata, si evince quanto sia dura poter bucare questo blocco monolitico atto a costruire una narrazione falsa e tendenziosa.

Anche per questo, soltanto con una forte presa di responsabilità collettiva sarà possibile costruire insieme la possibilità di fermare questa guerra e aprire crepe dentro questo macchinario infame e distruttivo.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

EUROVISIONEXTINTION REBELLIONtorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Extinction Rebellion occupa l’ingresso del Ministero di Giustizia: “Nel buio fascista, i colori della giustizia”

Riceviamo e pubblichiamo… Roma, 30/04/2025 – Un centinaio di persone ha occupato l’ingresso del Ministero della Giustizia per denunciare le politiche liberticide e discriminatorie del Governo. Dopo aver lanciato in aria polvere colorata, hanno aperto un grande striscione con scritto “Nel buio fascista, i colori della giustizia” e si sono poi sedute a terra con […]