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L’estate di lotta dei Pastori Sardi

L’appuntamento, fissato per rinserrare le fila del movimento e rilanciare una nuova stagione di lotta, ha visto i vari comitati territoriali confrontarsi sulle azioni di protesta da intraprendere, infatti, “l’unico strumento che abbiamo ha disposizione è la protesta”, afferma il movimento, “gridiamo con forza contro la classe politica chi ci sta assassinando giorno dopo giorno, contro l’industria di trasformazione che fa utili sulle nostre miserie, contro la burocrazia che ogni giorno aumenta di numero diventando sempre più inefficiente e aggressiva, contro il commercio poco trasparente che si sta arricchendo alle nostre spalle, contro le banche che non fanno più credito”.

L’esigenza di fissare un nuovo inizio, oltre che dall’inconsistenza delle risposte approntate dal governo regionale con la legge 15 sugli interventi nel settore agro-pastorale, è stata fatta maturare dal concretizzarsi, con l’azione del governo Monti, delle tendenze di ristrutturazione sistemica già subite, pur nella loro frammentarietà, dal movimento: l’aumento della pressione fiscale, l’ aumento del gasolio agricolo, dell’IMU su terreni e fabbricati, l’aumento dei contributi INPS. Il settore, secondo la valutazione del movimento, in questi ultimi anni ha perso oltre il 50% del suo reddito. La lotta dei pastori incontra, sul piano dell’impoverimento materiale, gli stessi dispositivi di declassamento e di erosione di reddito che su un piano generalizzato (dalla riforma del lavoro alla cosiddetta spending review) colpiscono l’intero corpo del lavoro sociale vivo. La possibile emersione dei settori colpiti dalla crisi deve passare per le lotte, questo è un aspetto ben chiaro al Movimento Pastori, ma la ricomposizione di questi settori in un comune linguaggio del riscatto dipenderà dall’espansività delle lotte e dalla loro volontà di uscire da una semplice autoreferenzialità di categoria. Questa la posta in palio per il Movimento Pastori Sardi come movimento di lotta sociale.

L’assemblea si è conclusa con un temporaneo blocco della statale 131, l’arteria stradale principale dell’isola. Il primo appuntamento di blocco dell’ “estate carontina” è stato inoltre fissato dagli Stati Generali del Mps per venerdì prossimo al porto di Olbia, il più importante scalo marittimo commerciale della Sardegna.

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