Modena: verso il #12A continuano le giornate di lotta
La scorsa notte il Prendo Casa Modena ha messo a segno alcune azioni di lotta di stampo comunicativo, attacchinando e appendendo striscioni su alcuni palazzi del potere cittadini: prefettura e comune.
Azioni comunicative che oltre a colpire quei palazzi, hanno messo a segno alcuni disvelamenti di alcuni appartamenti vuoti, ribadendo come anche a Modena l’obiettivo è ribaltare il piano casa del governo Renzi.
Azioni costanti che, giorno dopo giorno consolidano le lotte che sul territorio vengono portate avanti andando a mettere in bilico e facendo scricchiolare quelle certezze che i poteri di Modena hanno sempre avuto e che ora non hanno più.
Leggi il comunicato Prendo Casa Modena:
Il Collettivo Prendocasa di Modena, ormai dal 2010, lotta per un diritto definito inviolabile anche dalla Corte Costituzionale Europea, cioè il diritto all’abitare. Purtroppo come si può vedere all’interno delle nostre “benpensanti” città, non è così.
Sappiamo da recenti statistiche che la soglia di esclusione in Italia è del 22%, chiaramente questo dato non tiene in considerazione di tutte quelle persone che a causa della legge Bossi-Fini si trovano a vivere nello stato di clandestinità. Nella nostra “rossa modena” il tasso è dell 8% (quasi raddoppiato dal 2011), questo dato dovrebbe fare riflettere su quanto le politiche locali (esprimendo le politiche nazionali), non riescano più a dare risposte a questa Crisi,creata da quelle stesse istituzioni che dovrebbero tutelarci, allargando sempre di più quella forbice di disuguaglianza sociale.
Per questi motivi il Colletivo Prendocasa ha deciso di andare a portare nella città quei messaggi che a livello nazionale stanno portando un nuovo vento di lotta a partire dalle date romane di sollevazione del 19 – 20 ottobre 2013 che hanno visto migliaia di soggettività meticcia scendere in piazza ed andare a reclamare quello che dovrebbe essere un diritto inviolabile, il diritto alla casa.
Il gattopardiano governo Renzi sta cercando di reprimere proteste e azioni di lotta e, tramite l’articolo 5 del nuovo piano casa, vorrebbe andare a far terminare quelle esperienze di riappropriazione che sempre più in Italia si stanno rendendo protagoniste di lotte sociali.
In previsione della giornata del 12 aprile a Roma, alla quale aderiremo, si è lanciata dal 24 al 30 marzo una settimana di mobilitazioni diffuse in ogni parte di Italia. A Torino è stato occupato un grattacielo della regione; a Brescia occupato l’ufficio notarile per le procedure esecutive, contro i pignoramenti; a Bologna, attivist* di Social Log hanno occupato l’ufficio anagrafe della Bolognina per chiedere la residenza contro il piano casa.
Tutto per andare a ribadire quelle che sono le parole d’ordine “casa e reddito per tutte e tutti”.
@Infoaut_Modena
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