Parte la campagna “Io sto con Anomalia”
Nei giorni scorsi, a seguito della rioccupazione lampo degli studenti che portavano avanti lo studentato, il rettore-sceriffo e la questura di Palermo avevano nuovamente sgomberato i locali dell’ex-consorzio agrario.
Notevole il livello di impegno adoperato per cercare di chiudere definitivamente quest’esperienza: quasi tutti gli ingressi dell’edificio sono stati murati con cemento armato per potersi illudere di aver chiuso definitivamente il dossier Anomalia.
Ma le illusioni di sceriffo e sbirraglia sono destinate a svanire di fronte alla dura realtà che, anche nel mese di agosto, la città di Palermo è stata capace di offrire: una risposta numericamente significativa, e una presenza costante e determinata stanno ad indicare la volontà di non abbandonare ancora una volta al degrado lo stabile di via Archirafi, e di aprire nuovamente lo Studentato Occupato Anomalia.
La solidarietà verso questo il progetto di welfare autogestito che l’Anomalia rappresenta non si è fatta mai attendere: e se sin dal primo giorno di sgombero tutte le realtà politiche, studentesche e associative avevano mostrato la loro vicinanza, a poche ore dal lancio della campagna sono arrivate già firme di illustri scienziati, accademici e personalità del mondo della cultura che hanno sottoscritto l’appello degli occupanti.
Nei prossimi giorni sono previste ulteriori iniziative a sostegno del progetto che tanto è stato protagonista nelle lotte dell’autunno passato, e che nella città di Palermo prova a dare una risposta autogestita alla scadenza e all’assenza di welfare universitario.
Ascolta le interviste della mattinata:
Michele, studente di scienze ed occupante dell’Anomalia.
{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/27927116/michele.mp3{/mp3remote}
Pietro Milazzo, CGIL Lavoro e Società.
{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/27927116/milazzo.mp3{/mp3remote}
Ino La Monica, FIOM Keller Palermo.
{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/27927116/lamonica.mp3{/mp3remote}
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.