InfoAut

PARTY SGOMBERATO DALLA POLIZIA – HAZARD UNITZ CREW scrive…

[Riportiamo qui di seguito il comunicato della crew che ha organizzato il rave nel milanese finito con l’intervento della Celere e una ragazza in coma all’ospedale. Forme e modi di un “intervento” che la dicono lunga sull’atteggiamento delle forze dell’ordine e di un più generale modo di rapportarsi con le forme-di-vita giovanili non incasellabili e sussumibili nell’economia del divertissement integrato e della Movida. Vicende e storie destinate a ripetersi].

 

PARTY SGOMBERATO DALLA POLIZIA FATE GIRARE LA VERITà!!!
HAZARD UNITZ CREW SCRIVE: “PARTIAMO SUBITO CHE SI SI STA PREOCCUPANDO PER NOI, STIAMO TUTTI BENE, NESSUNO SI E FATTO DEL MALE_

Iniziamo a farvi un piccolo report , che abbiamo visto , su cio’ che e’ accaduto partendo da sabato mattina :

Ore 11: Entriamo e creiamo una TAZ , ci posizioniamo infondo al capannone a 500 metri dalla strada sul retro, dove c’e uno spazio largo 60m e lungo 700m dove poter parcheggiare tutte le macchine senza dare l’occhio nella strada.
Il posto si trova completamente isolato, lontano da abitazioni e dalla strada non si sentiva nulla

Ore 13: Una pattuglia di vigilantes chiama la polizia.

Ore 14:00 : Si presenta la digos di Milano, accompagnata dalla celere. Prendiamo accordi con un funzionario che , comunicando col questore, ci da l’ok per far proseguire il party fino a domenica. (C’e stato spiegato dopo ,che il propietario non voleva sporgere denuncia).
La polizia decide che per mantere ordine pubblico, fa parcheggiare tutte le macchine in strada, quando sapevano benissimo che era la cosa piu sbagliata da fare.

Ore 19: La festa continua la sua crescita, la gente entra a piedi, tutto regolare. Il proprietario dello stabile viene minacciato dal comune che se non sporgera’ denuncia nei nostri confronti, verra’ denunciato lui stesso, perche senza di essa, la polizia non avrebbe potuto intervenire per buttarci fuori, tutto questo a nostra insaputa.

Ore 21: La denuncia parte dalla propietario _ Si presenta di nuovo la celere all’interno della struttura, con aria minacciosa, mentre nell’area esterna viene bloccata tutta l’area dalla polizia, il questore ci minaccia che se non spegnamo entro 10 minuti sarebbero intervenuti, e noi gli abbiamo spiegato gli accordi che avevamo preso in precedenza, che erano diversi , che ormai ci sono 2mila persone,che e calato il buio, ed era meglio aspettare l’alba per poter evitare di creare disordini, anche perche’ se in partenza l’avremo saputo gia dal primo accordo con la Digos,che comunicava col questore, ci saremmo organizzati in un modo diverso.

Ore 22: spegnamo la musica cercando sempre di prendere accordi, ma tutto negativo, una folla di 1500 persone inizia a fare cori e urlare , cerchiamo di riaccendere la musica a volume ridotto per calmare le acque, ma avremo spento da li a poco_
La polizia irrompe dentro il capannone, ci spegne l’impianto, chi chiude nel retro del sound, e inizia a manganellare qualsiasi cosa trovano davanti, ragazze, ragazzi, cani, persone indifese e anche i ragazzi che avevano la bancarella di crepes davanti al sound, usando pure lacrimogeni, nel mentre ci spaccano tutte le luci sull’americana, cercano di bucarci i coni delle casse con i manganelli, arrivano alla consolle dove c’erano i piatti e mixer ma non fanno in tempo a toccarlo perche’ vengono messi in salvo da noi, ma riescono a rubare un macbook di uno dei nonem senza che nessuno se ne accorgesse,ecc, ecc
In tutto questo frangente si accende una miccia che scatena l’inferno e si crea guerriglia tra persone e polizia dentro il capannone.

Ore 22:30: Ci fanno smontare l’impianto e ci lasciano li, nel mentre all’esterno si crea una vera propria guerriglia urbana in mezzo alla strada, e qua non conosciamo che e successo perche’ non c’eravamo.

Ore 00:00: Usciamo in blocco dal posto e la polizia crea un muro, e ci ferma all’uscita, tenendoci un ora li fermi in strada, decide di scortarci in una questura li vicina, senza farci comunicare dove eravamo, e ci sequestra tutto l’impianto, anche a noleggio, denunciandoci. Intanto in strada si riversano migliaia e migliaia di persone in giro a piedi.

Dopo svariate ore torniamo a casa

***
DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA NON STAVAM CREANDO NESSUN TIPO DI PROBLEMA, ERAVAMO DISTANTI DALLA STRADA, NON SI SENTIVA NEMMENO LA MUSICA, LE PERSONE ERANO TRANQUILLE E SI STAVA CREANDO UN ATMOSFERA MOLTO POSITIVA.
HANNO DECISO DI FAR STARE TUTTI IN STRADA CON LE MACCHINE PER CREARE SCOMPIGLIO ED AVERE UN MOTIVO PER ENTRARE.
UNA VOLTA ENTRATI, HANNO USATO PURA VIOLENZA E PURA BASTARDAGINE PER FARCI ANDARE VIA, UCCIDENDO BRUTALMENTE UN CANE E FERENDO BRUTALMENTE ALTRE PERSONE , CON QUESTO HANNO CREATO UN SACCO DI DISORDINI E DISAGI SULLA STATALE PER TUTTA LA NOTTE BLOCCANDOLA_
I GIORNALISTI DANNO LA COLPA A NOI DI TUTTO L’ACCADUTO DESCRIVENDOCI COME DEI CRIMINALI _
LA POLIZIA E INTERVENUTA PERCHE VOLEVA EVITARE DISORDINI, EVITARE CHE QUALCUNO SI FACESSE MALE ACCIDENTALMENTE O MORISSE PER DROGA, QUANDO HANNO CREATO LORO TUTTO IL TAFFERUGLIO_
DEGLI AGENTI SONO STATI FERITI, MA NON PARLANO DI COSA HANNO FATTO VERAMENTE PRIMA PER ESSERE STATI FERITI.
ABBIAMO VISTO UNA RAGAZZINA PRESA PER I CAPELLI, FATTA STRISCIARE A TERRA E PRESA A CALCI , CI HAN RACCONTATO DI GENTE CHIUSA IN UN ANGOLO E PRESA A MANGANELLATE..
DA PARTE NOSTRA ABBIAMO FATTO QUELLO CHE POTEVAMO E CHE RITEVAMO PIU GIUSTO, ANCHE PERCHE’ CI ERA STATO DATO L’OK NEL POMERIGGIO DI POTER FARE LA FESTA DA DEI FUNZIONARI DI POLIZIA!!
CI DISPIACE MOLTO PER LE PERSONE CHE SON STATE FERITE E LA RAGAZZA CHE HA PERSO IL CANE.
NOI ABBIAMO AVUTO UNA STIMA DEI DANNI MOLTO ALTA, TRA SEQUESTRO, DENUNCIA, MATERIALE ROTTO, ECC..
ORA CERCHEREMO DI RECUPERARE LE NOSTRE ATTREZZATURE AL PIU PRESTO E FAREMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE_
NOI CHIEDIAMO SOLO IL VOSTRO SUPPORTO, CHE NON VENGA NASCOSTO NULLA DI QUELLO CHE E ACCADUTO, I MEDIA HANNO MASCHERATO LE NOTIZIE E NON DICONO LA VERITA’, QUELLO CHE E SUCCESSO E STATO PURA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI E CIVILI.
NON ERA IL CASO DI COMPORTARSI COSI, NON STAVAMO FACENDO MALE A NESSUNO , NE INCITANDO A FARLO.
VOLEVAMO SOLO FESTEGGIARE TUTTI FELICEMENTE I NOSTRI 10 ANNI DI CREW E POI RIPULIRE TUTTA L’AREA E ANDARE TUTTI A CASA CONTENTI..
SE CI SARANNO PERSONE CHE CI DARANNO CONTRO, GIUDICANDO E SPARLANDO, SINCERAMENTE NON C’E NE FOTTE UN CAZZO, NOI PENSIAMO DI NON AVERE NULLA CONTRO NESSUNO E DI AVERE LA COSCENZA PULITA, QUINDI NON CI PONIAMO NEMMENO IL PROBLEMA , CHI VOGLIA PARLARE PARLI PURE LIBERAMENTE , SE C’ERA QUALCOSA CHE POTEVAM FARE DI DIVERSO, BEN VENGA, FATEVI LE FESTE VOI,
NOI CI SIAMO MOSSI COSI, , PERCHE SEMBRAVA LA COSA MIGLIORE DA FARE IN QUEL MOMENTO.
VI TERREMO AGGIORNATI SU NUOVI SVILUPPI_
CREEREMO UN CONTO DOVE, CHI VUOLE PUO DARE IL SUO CONTRIBUTO CON UNA PICCOLA DONAZIONE.
MA RICORDIAMO CHE NESSUNO E OBBLIGATO A FARLO_
NOI COMUNQUE CI ABBIAMO CREDUTO FINO ALLA FINE E NON ABBIAMO MAI SMESSO DI FARLO!!
E NON CI FERMEREMO QUI…
PER ADESSO E TUTTO
GRAZIE PER IL SUPPORTO”

 

**Hazard Unitz crew**

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

poliziaraveparty

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Data boomer(ang) – sul caso dossieraggi

Equalize Srl, un’agenzia di sicurezza e investigazioni con sede a Milano, è accusata di accesso illecito a banche dati riservate del Ministero dell’Interno italiano e di altri enti di massima importanza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La privatizzazione dello stato

Il “monopolio della violenza legittima” è per Max Weber la sintesi dello Stato moderno, una definizione accettata e poco contestata. Credo che non sia più così da quando lo stato è stato privatizzato dal grande capitale. Un buon esempio è la proliferazione di forze di polizia private in tutto il mondo, che non sono regolamentate […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di frontiera bulgara contro volontari internazionali

Tra il 10 e l’11 settembre 2024, un gruppo di volontari internazionali ha subito una grave violazione dei propri diritti da parte della polizia di frontiera bulgara nella regione di Malko Tarnovo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fdi vuole approvare subito il nuovo ddl sicurezza

La norma-spot congelata da mesi. Fratelli d’Italia lo vuole per le europee. Le Camere penali: «Incostituzionale». Il Gip di Napoli contro il reato di rivolta in carcere

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

USA: La polizia uccide un 26enne afroamericano con 96 colpi in 42 secondi

Video mostra agenti della polizia a Chicago che sparano 96 colpi in 41 secondi durante un fermo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Balzerani, Di Cesare e la polizia del pensiero

Nel suo breve messaggio la professoressa Di Cesare aveva scritto: «La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna».