Pisa: Autisti Cpt in sciopero contro i tagli sugli stipendi
Le proteste sono iniziate qualche giorno fa quando l’azienda ha comunicato nuovi tagli in arrivo che andranno ad incidere sugli stipendi degli autoferrotranvieri. Il nuovo provvedimento prevede diminuzioni anche di 250 Euro dalla busta paga, nel caso che in un anno lavorativo siano superati 18 giorni di malattia certificata, incentivando e premiando chi sarà più costante e chi non mancherà mai alla guida degli autobus.
Per gli autisti della Cpt, ora Ctt Nord dopo la privatizzazione e la fusione con le principali città toscane, la salute di chi tutti i giorni si siede alla guida con turni che partono dalle 5 di mattina e turni che finiscono la notte tardi è molto più importante dei profitti dell’azienda. Con questo provvedimento i dipendenti si troveranno di fronte ad una situazione lavorativa insostenibile: scegliere tra lavorare malati per non perdere un quinto dello stipendio, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli utenti, oppure rinunciare a parte della mensilità.
Il presidio sotto il Comune è durato qualche ora, alcuni dipendenti sono stati ricevuti dai capo-gruppo di partiti, ma ovviamente l’esito dell’incontro è stato quello delle solite promesse Istituzionali che non hanno trovato molta fiducia nella rabbia dei dipendenti Cpt.
La vera fiducia nel contrastare i tagli e l’austerità che l’azienda vorrà applicare, si trova nei dipendenti che dovranno ricompattarsi ed unirsi nel bloccare i tagli che graveranno sulla pelle dei lavoratori. L’azienda nella propria storia di amministrazione, ha sempre messo gli operai l’uno contro l’altro, applicando contratti diversi nel corso degli anni, emettendo contratti sempre meno onerosi, crando così un conflitto interno agli stessi dipendenti. Stamattina però si sono fatti trovare uniti, il presidio infatti era composto dai nuovi giovani assunti con contratti bassi, a quelli più anziani che lavorano da anni e percepiscono uni stipendio più alto.
La lotta degli autisti pisani comincia adesso e sicuramente non si fermerà con lo sciopero di oggi. Ma per vincere questa battaglia di dignità, sarà fondamentale il coinvolgimento di chi usufruisce dei servizi pubblici: gli utenti, ignari delle situazioni lavorative di chi guida il pullman e che spesso scaricano le tensioni dovute a ritardi o problemi tecnici proprio addosso ai lavoratori, dovranno mettersi di fianco ai lavoratori in lotta.
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