InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa – ‘Cgil-cisl-uil: lo sciopero contro la manovra è di chi lotta!’


Oggi a Pisa una significativa giornata di mobilitazione ha scosso il tiepido presidio convocato unitariamente dai sindacati confederali. Ci hanno pensato gli operai della Piaggio, della Ceva e tanti iscritti Fiom e Cobas a riscaldare la piazza addormentata dal segretario provinciale Cgil Francese: uno sciopericchio di tre ore insieme a Cisl e Uil, giusto un presidio per farsi ricevere dalla prefettura e continuare ad accreditarsi come interlocutore dalle istituzioni. Ma la misura è colma, e laddove le lotte hanno sedimentato la consapevolezza che l’uscita dalla crisi non passa da concertazione al ribasso e trattative padronali a senso unico, gli operai e le operaie che sono scesi in piazza oggi al di fuori della compatibilità confederale, hanno provato a guadagnare strade e visibilità.

Da Pontedera, Lugnano e altri posti di lavoro, più di un centinaio di lavoratori della Fiom piaggio e dei Cobas, insieme a soggetti di movimento, hanno costruito un corteo che ha attraversato il centro città per arrivare nella piazza della prefettura a far sentire la propria voce ai confederali ed a legarsi agli altri lavoratori presenti. Ma le direttive da parte della dirigenza CGIL erano quelle di bandire ogni protesta che fuoriuscisse dalla richiesta di “concertazione”. Cordoni di digos e polizia in antisommossa hanno bloccato il lungarno cercando di far avanzare il corteo in direzione della prefettura: l’incredulità dei manifestanti si è riversata in rabbia ed il corteo è ripartito aggirando il blocco poliziesco e riuscendo ad arrivare alla piazza “smorta” dei confederali.

Lì ci sono state giuste e forti reazioni da parte di studenti, precari e operai all’ennesimo tentativo da parte della polizia di impedire la manifestazione. Significativo il comportamento dei dirigenti sindacali, impauriti dalla volontà di autodeterminare e di scegliere legittimamente le modalità di protesta e i contenuti da parte degli operai; ma ancor più significativa è stata la risposta di molti lavoratori e delle lavoratrici presenti nella piazza confederale che, di fronte al conflitto mostrato dal corteo autorganizzato, hanno scelto di stare dalla parte di chi lavora, di chi è sfruttato, di chi vuole opporsi e reagire alla più grave manovra lacrime e sangue degli ultimi decenni, e non da quella delle burocrazie sindacali, sempre impaurite di praticare lotte che portino effettivamente risultati alle condizioni di vita, di lavoro e di studio.

La mattinata è proseguita all’insegna dell’incompatibilità: ancora una volta a portare in avanti i segnali di lotta sono gli studenti medi degli istituti tecnici. A fine corteo, centinaia di studenti dell’ITIS hanno deciso di non accontentarsi dei pochi momenti di mobilitazione autunnale, facendo uscire tutti gli studenti dalle classi, occupando atrio della scuola e presidenza, facendo assemblea nell’auditorium e decretando l’occupazione della scuola per i prossimi giorni! Una composizione precaria e studentesca, che ha deciso di non subire passivamente l’austerità né di delegare la propria esistenza, che dà l’indicazione politica e sociale da cui i movimenti possono ripartire: riappropriazione, conflitto, ricostruzione di legami sociali tra soggetti diversi ma appartenenti ad una comune condizione d’impoverimento!

Stay tuned…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cgilcrisifiomMontipisapoliziasindacati

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

San Didero: nella notte a fuoco il presidio dopo la grande giornata di lotta No Tav

Le fiamme hanno distrutto completamente la struttura del presidio che da anni rappresenta un punto di riferimento della resistenza No Tav

Immagine di copertina per il post
Formazione

Boicottaggio respinto, verità distorta: UniPi sceglie la guerra e la chiama pace

Un contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Pisa in merito alla votazione del senato accademico dello scorso venerdì 11 luglio.