InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa. Prime lotte intorno ai servizi dell’aeroporto

L’adesione allo sciopero è stata quasi totale, costringendo i dirigenti aziendali a “sporcarsi le mani” per sopperire alla mancanza di organico. I lavoratori in testa al corteo hanno raggiunto a fine mattinata il terminal autonoleggi inscenando lì davanti una protesta che ha poi invaso l’edificio ospitante i front office delle compagnie di autonoleggio, pretendendo così un incontro immediato con i vertici dell’azienda e i rappresentanti delle ditte committenti. Il rifiuto dell’interlocuzione da parte padronale si accompagna al tentativo nei giorni precedenti lo sciopero di minare l’azione sindacale e alle ritorsioni sui lavoratori nel giorno direttamente successivo. Infatti, già dalla mattina del 17, dalla dirigenza viene comunicato ai responsabili del cantiere pisano di non chiamare più 5 operatori pagati con ritenuta d’acconto, sebbene fossero stati spremuti fino al giorno 15 e previsti in turno fino a fine mese. Altre disposizioni riguardano il demansionamento di un operatore, anche rappresentante sindacale, con relativa sottrazione di 430 euro in busta paga. Tutto ciò viene accompagnato da un aumento del controllo sul lavoro con minacce di provvedimenti disciplinari.

Le ritorsioni seguite a un primo tentativo di organizzazione sul posto di lavoro hanno inasprito la conflittualità tra lavoratori e azienda, ma lo slancio del 16 non si è esaurito. Anzi, la risposta padronale, ha posto l’urgenza di rilanciare le rivendicazioni sostenendole con nuove mobilitazioni per strappare maggiore chiarezza sui rapporti contrattuali, le condizioni di lavoro e il reintegro dei 5 lavoratori in ritenuta d’acconto, il che vale a dire la loro assunzione con la stessa forma contrattuale degli altri operatori. Queste sono le condizioni che i lavoratori oggi pongono all’azienda per l’inizio di un confronto, minacciando altrimenti ulteriori azioni di blocco e astensione dal lavoro.

È stata inoltre altamente significativa la partecipazione degli scioperanti al corteo che attraversava la città nella giornata dello sciopero sociale. Questa dimensione ha infatti fornito una ragione di parte più ampia allo sciopero, permettendo di praticarlo non solo nell’astensione dal lavoro ma nella partecipazione collettiva a momenti di blocco reale culminati non casualmente nella paralisi del terminal degli autonoleggi all’aeroporto. Inoltre ha iniziato a testimoniare della possibilità di connessioni basate non semplicemente sul solidarismo delle lotte ma sulla maturazione di una forza collettiva e di parte che si propone, in ottica ricompositiva, di risalire reti sociali contigue. Le lotte nei quartieri popolari della città aprono a uno spaccato di soggettività di classe frammentato in più contesti di sfruttamento, ma c’è un’omogeneità che si riproduce dal quartiere ai bar dell’aeroporto, alle pulizie dell’ospedale o dell’università, al facchinaggio a Ikea o a Bartolini.

Contendere alla controparte lo spazio della riproduzione sociale nei luoghi di vita significa organizzare le condizioni per raggiungere altri luoghi di sfruttamento direttamente legati alla salarietà (anche con tutta l’atipicità assunta da questa categoria), così da poter costruire le condizioni della loro messa in discussione, valorizzando la potenza di reti sociali capaci di esprimere ancora una parziale autonomia o che ne guadagnano di nuova rinnovandosi nelle lotte.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

16ottobreaereoportopisascioperosciopero sociale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sudd Cobas Prato: lo sciopero continua dopo lo Strike Day

Lo Strike Day iniziato domenica scorsa ha visto il coinvolgimento di 8 fabbriche di cui soltanto 5 nella frazione di Seano (Prato), sono state ben 7 le vittorie portate a casa dal sindacato Sudd Cobas per ottenere ciò che viene rappresentato con 8×5..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: migliaia di persone in corteo a Seano (Prato) contro lo sfruttamento e per il diritto allo sciopero

Migliaia di persone hanno partecipato domenica pomeriggio alla manifestazione a Seano, Comune di Carmignano (Prato), indetta a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti Sudd Cobas che scioperavano davanti ad una ditta nel distretto tessile della zona.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prato: Ronde armate di spranghe contro chi sciopera

Assalto di stampo mafioso al picchetto degli operai pakistani e del sindacato di base Sudd Cobas, quattro feriti. “La prossima volta vi spariamo”. In risposta scioperi del turno di notte degli operai migranti del “distretto parallelo”, e domenica manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda dove si stava svolgendo il presidio di protesta. “Lottiamo per il diritto […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tutti contro Elkann: scioperi al quotidiano Repubblica e di tutto il settore dell’automotive

John Elkann è, tra le altre cariche, anche presidente di Stellantis, gruppo automobilistico in cui è confluita l’ex Fiat, che il 18 ottobre si fermerà per sciopero nazionale dei lavoratori di tutti i settori dell’automotive, indetto da Fim, Fiom Uilm.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: sciopero all’azienda Boeing

Lo sciopero alla Boeing, grande azienda statunitense che produce aerei civili e militari, ha coinvolto moltissimi lavoratori nell’area di Seattle che hanno aderito allo sciopero a seguito di una negoziazione sindacale che ha disatteso diversi obiettivi.