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Pisa – Vogliamo il blocco degli sfratti subito

Questa mattina un centinaio di persone si sono date appuntamento sotto la Prefettura, in occasione della giornata nazionale per il diritto alla casa, lanciata dall’Unione Inquilini.

All’incontro hanno partecipato alcuni esponenti del sindacato inquilini ed alcune famiglie sotto sfratto che hanno consegnato al Prefetto un documento in cui si rivendicava il blocco degli sfratti, l’assegnazione di tutte le case popolari vuote e l’utilizzo degli immobili pubblici sfitti e lasciati all’abbandono. L’incontro è terminato secondo le aspettative: le Istituzioni non hanno dimostrato la volontà di risolvere l’emergenza abitativa, confermando che gli interessi dei privati hanno più importanza dei diritti delle persone che perdono il lavoro e che rischiano di essere buttate in mezzo alla strada,senza nessuna soluzione o certezza sulla propria condizione.

Durante il presidio, mentre la delegazione veniva ricevuta dal Prefetto, anche le famiglie del Progetto Prendocasa presenti questa mattina, hanno raccontato con volantini, megafoni e striscioni la lotta che stanno portando avanti, coinvolgendo e incentivando alla partecipazione dei picchetti anti-sfratto, portando così la propria esperienza collettiva come antidoto alla solitudine ed alla paura delle minacce dell’ufficiale giudiziario e della polizia. Il responso negativo dell’incontro ha fatto esplodere lo sdegno dei partecipanti al presidio, che spontaneamente si sono riunti in assemblea esprimendo la volontà di portare avanti con determinazione la lotta contro gli sfratti. In seguito è stato compilato un foglio con tutti i contatti e le date degli sfratti che nei mesi a seguire saranno a centinaia. La volontà di tutte le persone presenti al presidio è stata immediatamente quella di non rassegnarsi e di unirsi a fronte di un emergenza comune, lanciando così il primo picchettoanti-sfratto per domani mattina dove una famiglia che da alcuni mesi vive senza reddito rischia di essere buttata fuori.

Il presidio di questa mattina ha dimostrato quanto il protagonismo delle persone che si battono contro la crisi possa far maturare una consapevolezza comune nel decidere come rispondere contro le politiche di austerità. D’altro canto è oramai esplicito quanto, senza una prospettiva conflittuale di organizzazione per il diritto all’abitare, ogni tentativo di mediazione sociale sia al ribasso. Lecentinaia di nuclei abitativi che vivono condizioni di precarietà hanno ogni giorno a che fare con una lotta di classe condotta contro di loro dai padroni immobiliari: l’imparare a resistere a minacce, a vessazioni, a porte sbattute in faccia rende inefficace e frustrante il semplice “chiedere” soluzioni tampone in tavoli ed incontri istituzionali. Pensiamo invece che la crisi c’imponga di rovesciare la situazione: per noi e per le centinaia di famiglie sotto sfratto ciò che conta è costruirsi un rapporto di forza, che si basi sulla partecipazione, il protagonismo diretto delle persone colpite, che assuma come metodo quello della condivisione e della solidarietà, che veda nel conseguimento di risultati concreti primi passi per un riscatto sociale collettivo da generalizzare. I picchettianti-sfratto di queste settimane a Cisanello piuttosto che i presidi organizzati all’Apes dagli abitanti del quartiere popolare diSant’Ermete, sono la direzione giusta per trasformare la rabbia e la sofferenza in una reazione di dignità da estendere in tutta la città.

Invitiamo tutti i soggetti individuali e collettivi a partecipare domani mattina al prossimo picchetto anti sfratto, per evitare che una famiglia con 2 bambini vada in mezzo alla strada, e per rilanciare la mobilitazione dell’appello STOP EMERGENZA ABITATIVA con cui pretendiamo: il blocco degli sfratti per morosità e l’assegnazione immediata delle abitazioni e degli immobili pubblici inseriti nei piani di alienazione. Come Progetto Prendocasa saremo presenti in città in un percorso di avvicinamento alla mobilitazione nazionale del 19 ottobre a Roma, giornata in cui tanti precari e sfrattati, disoccupati e studenti partiranno da Pisa con tende alla mano per assediare i ministeri di questo governo responsabile della nostraprecarietà.

 

Progetto Prendocasa Pisa

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