Roma, #20D: in piazza per il diritto alla mobilità
La giornata di mobilitazione di oggi si è richiamata con forza alle lotte simili sorte in diverse città italiane negli ultimi mesi – Genova ne è un esempio su tutti – mettendo in luce un più ampio piano di smantellamento delle aziende municipalizzate a livello nazionale. Il caso romano, indipendentemente dai colori delle giunte che si sono alternate, negli ultimi anni ha visto una perfetta continuità nelle politiche sulla mobilità che hanno portato ad una progressiva precarizzazione dei dipendenti dell’Atac e ad un continuo peggioramento del servizio. Emblematico un episodio avvenuto proprio questa mattina, quando un gruppo di persone, dopo più di un’ora di attesa alla fermata dell’autobus, ha visto arrivare un mezzo fuori servizio e, esasperata, ha bloccato la strada esigendo la ripresa immediata del servizio.
La giornata di oggi ha visto una partecipazione ampia – lavoratori, studenti, precari, disoccupati, comitati contro le privatizzazioni, sindacati di base – grazie al lavoro di costruzione della data del #20D che ha visto gli autisti dell’Atac affiancati dalla solidarietà e il supporto attivo dei movimenti di lotta per la casa della capitale. Nella giornata di ieri un gruppo di studenti aveva rilanciato sul corteo con un’iniziativa alla stazione Piramide della metropolitana, bloccando i tornelli per più di un’ora e consentendo a centinaia di persone di passarli senza dover pagare il biglietto; l’iniziativa è poi stata ripetuta anche questa mattina.
Questo pomeriggio, invece, a partire dalle 17 diverse centinaia di persone hanno raggiunto il Colosseo per la partenza del corteo che si è poi snodato per le vie della capitale paralizzando il traffico del centro al grido di ‘Roma non si vende!’ e ‘Diritto alla mobilità per tutti/e’. Nonostante la presenza di diversi cordoni di polizia e carabinieri, la manifestazione ha raggiunto la meta prefissata, il Campidoglio, dove era previsto un incontro con l’assessore alla Mobilità Guido Improta.
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