Roma: Al Pigneto chiudono i cinema ed aprono Residence. Basta speculazioni!
Questa mattina siamo andati a segnalare l’ex cinema Diamante in via Prensetina oggi trasformato in una residence convenzionato con l’università la Sapienza. Abbiamo voluto porre l’attenzione su una convenzione tra l’ateneo e un soggetto privato che in nessun modo avvantaggia gli studenti, gli affitti in tale struttura sono infatti di ben 600€.
Il soggetto privato in questione è Longobardi, un palazzinaro che nella zona possiede, oltre a proprietà fondiarie altre 4 sale cinematografiche lasciate all’abbandono da diversi anni. L’unica sala di proprietà di Longobardi che è stata recentemente utilizzata è l’ex cinema Preneste, occupato nel 2011 da un gruppo di giovani precari che lo hanno abitato fino al giugno scorso quando lo sgombero della polizia lo ha riconsegnato a topi e ragnatele. Vogliamo denunciare con questa azione l’operazione speculativa del sig.Longobardi che, aiutato dalla questura, dall’università e da buone amicizie in Campidoglio, può permettersi di tenere vuoti stabili in una città in cui sono decine di migliaia le persone che non hanno una casa.
Può permettersi di farlo perché questa residenza gli garantisce un’entrata non indifferente che si somma ai profitti ricavati dalla residenza analoga di via Venezia Giulia, dal teatro Brancaccio e dalla sala Umberto a piazza San Silvestro, e lo fa perché spera di ottenere presto la possibilità di costruire supermercati e palazzine di edilizia privata al posto delle altre sale. Tale speranza è stata recentemente alimentata dalla delibera comunale sui cinema abbandonati che prevede il mantenimento della finalità culturale solo per un 15% degli stabili. Siamo andati oggi nel giorno in cui inizia il Festival del Cinema di Roma e contestualmente la rassegna “Alice nella città” che verrà ospitata in un’altra sala abbandonata di proprietà di Longobardi: l’ex cinema Avorio in via Macerata.
In questi giorni è stato annunciato anche il passaggio alla Fondazione Cinema per Roma dell’Aquila (chiuso ormai dalla primavera scorsa) e abbiamo letto sui giornali dell’ipotesi di fare del Pigneto un distretto del cinema. Ci chiediamo come sia compatibile questa proposta con la trasformazione dei cinema esistenti in supermercati e parcheggi. In realtà tale operazione serve esclusivamente a rilanciare la speculazione su un quartiere già gravemente provato dalla speculazione immobiliare, che sta venendo stravolto dall’apertura di decine di locali notturni, dallo spaccio, dall’aumento degli affitti. Le sale cinema abbandonate devono essere utilizzate per dotare i quartieri di spazi di socialità e produzione culturale e per dare risposta alla grave emergenza abitativa di chi non può permettersi un affitto.
NON PERMETTEREMO ANCORA A POLITICI E PALAZZINARI DI GIOCARE A MONOPOLI CON I NOSTRI QUARTIERI.
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