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Sardegna, l’assedio della Regione

Da questo punto in poi è cambiata la storia della giornata. I pastori hanno deciso di assediare la regione per avere risposte e per incutere paura a chi, all’interno di quel palazzo, ha deciso di stare troppi gradini più in alto del popolo sardo. L’assedio e’ stato un atto spontaneo, non previsto ed unanime. Anche il movimento degli artigiani e commercianti, che nelle scorse manifestazioni aveva utilizzato toni molto morbidi per la gravità della situazione che attraversa e parole addirittura di elogio nei confronti delle forze dell’ordine, ha deciso di fare la giusta pressione a chi aveva deciso di escluderli dalla trattativa. Pressione sui vetri del palazzo e sugli scudi di polizia e carabinieri! A scaldare ulteriormente la situazione: agenti in borghese nascosti dentro l’assembramento fanno esplodere lacrimogeni a mano, ovviamente contenenti gas cs, che danno il via a cariche che pestano a destra e a manca. Per niente impressionati, con già alle spalle diversi attacchi subiti da parte della polizia italiana, i pastori si sono sparpagliati, accerchiando su più punti il palazzo della regione, facendo intendere che – quando decideranno di farlo – il palazzo della regione verrà nuovamente occupato come accadde un anno fa.

Con la necessità di progettare il proprio agire e risolvere le diatribe interne, il movimento si avvia verso l’autunno, promettendo per settembre una nuova discesa in strada, questa volta a Roma.

Infoaut da Cagliari

 

 

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