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“Sono come le truppe d’invasione nazi-fasciste”

Intervista di alessandro mondo (LaStampa)

Torino – Non c’è stata nessuna provocazione. La provocazione, semmai, è da parte di chi ci impedisce di raggiungere i nostri terreni: diritto che rivendichiamo». La voce di Alberto Perino è tagliente come un rasoio.

Cos’è accaduto?
«Quello che dicevo. C’erano 300-400 persone più su, alla baita, mentre alla centrale Enel di Chiomonte saremo stati una decina. Abbiamo semplicemente chiesto di accedere ai nostri terreni».

Quali terreni?
«Qui diversi di noi hanno terreni che, trovandosi sotto l’autostrada, non possono raggiungere. Allo stesso modo, impediscono ai vignaioli della zona di arrivare alle loro viti. Tra i terreni in cui volevamo entrare c’è quello alla Colombera, anche quello una nostra proprietà».

Scusi: proprietà di chi?
«E’ stato comprato nel 2008 da 1.397 persone: malcontati, sono un migliaio di metri quadrati».

Figura anche lei?
«Sì: e allora? Avremo pur il diritto di accedere alle nostre proprietà».

E’ un terreno coltivato?
«Ci sono degli ulivi… E comunque, volevamo levare un po’ di erbacce».

E non vi hanno lasciato entrare: perché?
«Ci hanno risposto che non siamo nell’elenco fornito dalla prefettura, che bisogna seguire una procedura precisa: presentare richiesta in Comune, il quale la trasferisce alla prefettura… Purtroppo abbiamo le truppe di occupazione nazifasciste, e come all’epoca serve il pass per spostarsi».

Non le pare di esagerare con i termini?
«Come allora, serve il pass. Anzi: se parla con i vecchi della Valle, le diranno che ai tempi del nazifascismo il pass non era nemmeno indispensabile. Comunque domani (ndr, oggi per chi legge) presenteremo la richiesta in Comune».

E se l’accesso vi sarà negato?
«Denunceremo il prefetto».

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