15 denunce per l’occupazione della Banca San Paolo
Gli studenti che parteciparono al blitz trovarono una security molto nervosa. All’uscita furono trattenuti in stato di fermo e circondati da decine di agenti in assetto anti-sommossa per oltre un’ora e mezza. La ferma determinazione degli studenti/esse a non consegnare i documenti subi come contraccolpo le minacce della digos cittadina di denunce copioese e “senza sconto”. Già nel pomeriggio le agenzi stampa batterono l’improbabile news di addetti alla sicurezza feriti…
Oggi la vendetta della Questura al giusto atto di insubordinazione e non-collaborazione di quegli studenti/esse. È infatti di 15 persone denunciate il bilancio del blitz del 25 marzo scorso da parte di un gruppo di studenti universitari. Gli agenti della Digos contestano i reati di “violenza privata” e di “violenza continuata a pubblico ufficiale e incaricato a un pubblico servizio”. Accuse manifestatamente spropositate rispetto alla natura effettiva di quanto succese. Un’azione soprattutto simbolica e comunicativa.
Studenti e studentesse avevano semplicemente fatto ingresso all’interno della banca affiggendo volantini sulle pareti e poi, una volta usciti, avevano effettuato un sit-in di protesta. Ulteriori denunce nei loro confronti erano state annunciate dalla direzione dell’Intesa Sanpaolo già nelle prime ore, sicuramenet su pressione della Digos cittadina, che oggi pensa così di vendicarsi e far pagare chi non si piega alle loro profferte.
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