Torino: comunicato sul corteo del 5 Ottobre
La città di Torino è infatti una delle più indebitate d’Italia, ha vissuto l’illusione delle Olimpiadi e una gestione totalmente asservita alle richieste di Intesa San Paolo, e i cittadini stanno pagando i prezzi di queste scelte. Fassino si è reso protagonista di uno smantellamento sistematico dei servizi pubblici (dagli operatori sociali, agli asili nido…), di una gestione che fa ricadere il costo della crisi sempre sugli stessi soggetti sociali: studenti, lavoratori, disoccupati, famiglie…
Ma se da un lato vediamo servizi e beni essenziali tagliati, il continuo aumento delle tasse scolastiche, degli abbonamenti GTT, dei libri, dall’altro ogni giorno assistiamo a politici di ogni colore che si appropriano indisturbatamente dei nostri soldi, attraverso strumenti di ogni tipo: appalti truccati, rimborsi gonfiati, bonifici e assegni…
Proprio per andare a chiedere conto in maniera diretta ai responsabili di queste vere e proprie rapine ai danni della popolazione questa mattina gli studenti hanno deciso di deviare da via Pietro Micca su via XX Settembre, per dirigersi verso la sede della regione di palazzo Lascaris. La risposta della questura è stata però immediatamente dura e provocativa. Il corteo è stato bloccato, e dopo alcuni minuti e dopo la determinazione degli studenti e il rifiuto di tornare indietro, la polizia ha caricato gli studenti per decine di metri, causando diversi feriti e fermando una quindicina di studenti, rilasciati tutti dopo un paio d’ore, alcuni denunciati.
Altri due studenti sono invece stati fermati da agenti della Questura quando il corteo era già concluso: si tratta di uno studente torinese, fermato sul pullman mentre rientrava a casa, e di uno studente valsusino, bloccato all’interno di un bar; entrambi sono ancora in stato di fermo.
Gli studenti si sono poi ricompattati lungo via Garibaldi, per dirigersi sotto il comune, chiedendo la liberazione dei ragazzi fermati, e per poi continuare il corteo lungo le vie del centro. Il corteo si è sciolto davanti a Palazzo Nuovo, dove sono stati dati alle fiame i manichini raffiguranti alcune delle facce dei politici contestati: Monti, Profumo, Fornero, Fassino Cota.
Il prossimo appuntamento è per mercoledì prossimo alle ore 17 a palazzo nuovo per organizzare le prossime iniziative.
Kollettivo Studenti Autorganizzati
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