Torino, incendio doloso alla Cavallerizza. Sostegno e solidarietà dagli occupanti
Dal 23 maggio, giorno in cui parte del complesso è stato occupato, la Cavallerizza è tornata a rivivere. I rapporti tra gli occupanti e il Circolo sono buoni e all’insegna della più totale collaborazione: la battaglia perché la zona della Cavallerizza rimanga uno spazio aperto a tutti è diventato da ideale comune a pratica quotidiana. Comune è infatti l’idea che il complesso debba mantenere la sua vocazione storica e sociale. Più di 7000 firme sono state raccolte per fermare le intenzioni dell’amministrazione torinese di vendere (peraltro ad un prezzo molto più basso di quello per cui l’ha acquistato dal Demanio e di quello di mercato) tutta la parte di sua proprietà e aprire così ad un grande processo di speculazione immobiliare con residenze di lusso e centri commerciali.
Gli occupanti dell’Assemblea Cavallerizza 14:45 si sono immediatamente spesi in sostegno dei soci del circolo e si stanno adoperando a raccogliere ancora più adesione alla lotta in difesa della Cavallerizza Reale, che, evidentemente, rientra in giochi di speculazione ben oltre la cattiva gestione da parte del Comune sul patrimonio collettivo. Questo terribile attacco nel cuore della città ha infatti innescato una solidarietà eccezionale da parte della cittadinanza, a dimostrazione che la battaglia per la Cavallerizza è aperta e l’intenzione dell’amministrazione di procedere alla svendita rapidamente e per trattativa segreta è ormai impossibile vista la risonanza che il tema ha assunto in questi giorni e a partire dal giorno dell’occupazione.
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