Torino, lotta al Caat: andiamo avanti!
L’assemblea dei lavoratori e RSA del CAAT di sabato 18 ottobre, ha valutato positivamente la giornata di sciopero del 16, infatti nonostante il grande dispiegamento delle forze dell’ordine, l’astensione dal lavoro è stata di oltre il 90%, per cui pur tenendo aperto lo stato di agitazione, ha deciso di articolare la lotta per il Contratto Unico su più piani.
Da una parte si studieranno forme di scioperi articolati interni ed esterni dall’altra lanciare una forte campagna mediatica cittadina a sostegno delle forti ragioni della protesta. In tal senso convochiamo:
– Giovedì 23 ottobre in mattinata abbiamo richiesto assemblee interne al CAAT per i lavoratori delle cooperative;
– Giovedì 23 ottobre alle 18 in C.so Brescia 22, i solidali che vogliono sostenere questa lotta per organizzare la campagna mediatica.
Questa notte siamo stati a distribuire il seguente volantino davanti al CAAT, i lavoratori ci hanno accolto con molto calore, a dimostrazione che la situazione è molto calda e sentita.
Andiamo avanti!
per il Contratto unico per tutti i lavoratori del CAAT
Andiamo avanti perchè tutti i lavoratori abbiano un contratto regolare e vengano pagati regolarmente;
Andiamo avanti perchè non vogliamo più il lavoro nero, nè parziale nè totale;
Andiamo avnti perchè ci sia una paga minima di 8 euro e il rispetto dei livelli professionali;
Andiamo avanti perchè vogliamo i giusti livelli retributivi e non vogliamo contratti non corrispondenti al nostro lavoro come quello dei Multiservizi per pagarci di meno;
Andiamo avanti perchè quando c’è un cambio di appalto vengano assunti tutti i lavoratori;
Andiamo avanti perchè non ci siano cooperative finte, oggetti di “intermediazione di mano d’opera” alimentate dai committenti grossisti;
Andiamo avanti perchè non ci sia “concorrenza sleale” di quelle cooperative che pagano meno i lavoratori;
Andiamo avanti perchè ci sia una sala medica e di pronto soccorso interna al CAAT;
Andiamo avanti perchè siamo rispettate le norme di sicurezza sul lavoro;
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Lo sciopero di giovedì 16 ottobre è un passo avanti, oltre il 90& dei lavoratori hanno aderito, a nulla è valso lo spropositato uso delle forze dell’ordine, se non a creare inutili tensioni. Grossisti, diverse cooperative e CAAT, anche se a parole fanno dichiarazioni di rinnovamento (a luglio l’impegno davanti all’assessore Mangone era di “partire dall’anno zero”), nella pratica continuano a favorire lo sfruttamento, quando persone come Manolino (presidente del CAAT) dichiara “inaccettabili le rivendicazioni dei lavoratori”.
Ricordiamo al sig. Manolino che tanto impegno mette a minacciare e a contrastare le proteste e le rivendicazioni, che tale situazione di semi illegalità interna al CAAT vige da anni ma mentre anche le pietre sapevano, lui forse non vedeva e non sentiva ma grazie alla protesta dei lavoratori e del Sicobas la merda è venuta a galla!
Andiamo avanti,
per noi l’anno zero dei diritti dei lavoratori è veramente partito!
Lavoratori e RSA Sicobas interni al CAAT
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