Torino. Nuovo incarico, stessi debiti
Oggi, dietro l’immagine della Torino da cartolina, tutti noi viviamo nella “nuova era” ma non è radiosa come ci avevano promesso. La nostra città è sommersa dai debiti contratti per i giochi olimpici, segnata dall’emergenza abitativa che colpisce strati sempre più ampi della popolazione, impoverita dai continui tagli ai servizi e dalla svendita di patrimonio pubblico.
Il 30 giugno, in piazza, ci saremo anche noi per ribadire il nostro NO:
agli sfratti; alle speculazioni; ai tagli ai servizi pubblici;
Per riaffermare ancora una volta che Torino siamo noi, e che la città in cui viviamo deve rispondere ai nostri sogni e bisogni e non agli interessi dei pochi soliti noti.
CASA, REDDITO e UNA VITA DIGNITOSA per TUTT*
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