Torino: provocazione al CSA Murazzi, sequestrato l’impianto
Questa mattina è stato infatti interamente sequestrato l’impianto musicale del CSA Murazzi, centro sociale che dal 1989 rappresenta un’opportunità per giovani musicisti ed artisti, uno spazio di socialità che negli anni è stato attraversato da tantissime iniziative.
Per permettere tutto questo è stato disposto uno spropositato apparato di sicurezza attorno al locale: agenti di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa hanno blindato l’area mentre gli agenti incaricati di applicare l’ordinanza di sequestro preventivo entravano nel CSA Murazzi mettendo i sigilli e portando via l’impianto. Un trattamento d”eccezione” che non è stato riservato agli altri locali della zona che nei mesi scorsi hanno subito gli effetti della stessa ordinanza di sequestro preventivo (firmata dal PM Padalino e depositata in Tribunale ormai da tre mesi), secondo la quale il sequestro può avvenire con la semplice apposizione dei sigilli oppure portando via l’impianto: se in tutti gli altri casi la strada percorsa è stata la prima, nel caso del CSA Murazzi si è invece optato per la seconda, sequestrando casse, Cdj, mixer…insomma, tutto ciò che nelle ultime settimane ha permesso a quello spazio di continuare ad essere un punto di riferimento nella zona.
Quella di questa mattina rappresenta dunque una vera e propria provocazione, probabilmente dettata dal fatto che all’applicazione dell’ordinanza sull’intera area dei Murazzi il centro sociale aveva da subito risposto con la campagna ‘Que viva Murazzi!’, respingendo i presunti piani di riqualificazione dell’area (che già puzzano di speculazione) in nome dei quali l’amministrazione cittadina vorrebbe far calare il silenzio sulla zona e scegliendo invece di continuare ad aprire i battenti dello spazio tutte le settimane e di restituire il lungo fiume alla città.
Non appena appresa la notizia, i compagni e le compagne del CSA Murazzi sono accorsi sul posto e hanno scelto di dare una risposta immediata ai piani e alle provocazioni del duo Fassino-Padalino, che nella Torino che si fregia del titolo di ‘città dei giovani’ chiudono spazi di socialità da sempre punto di riferimento per centinaia di questi per spianare la strada a speculazioni con le quali, probabilmente, tentare di rimpinguare le casse del Comune: per le 14 è stata quindi convocata una conferenza stampa all’interno dello spazio.
Il video della conferenza stampa
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