InfoAut
Immagine di copertina per il post

Una provincia in bilico tra la via emilia e il west

Non ha fine lo sgretolamento della coesione sociale nella nostra provincia.

Un tempo era una zona ricca, prossima al pieno impiego, in grado di dare l’idea che quella fama di “Emilia Rossa” che in tutta la penisola le attribuivano, fosse meritata attraverso servizi sociali funzionanti, efficienza burocratica, qualità della vita tutto sommato soddisfacente, seppur noiosa nelle sue città-dormitorio.

Eppure questo non era affatto il portato di uno pseudo socialismo raggiunto, ma dello sviluppo industriale di un territorio in cui le piccole e medie aziende avevano raggiunto proporzioni di tutto rispetto, in una apparente crescita progressiva dentro la quale sembrava che la redistribuzione delle briciole fosse sufficiente a tenere insieme tutta la società.

La crisi economica, il terremoto, il radicamento dell’economia mafiosa, stanno dimostrando quanto fragile fosse quel meccanismo, quanto deboli ed inconsistenti fossero le visioni strategiche degli amministratori modenesi.

Coloro che un tempo erano malati ottenevano un sostegno più ampio: oggi se sei malato, italiano o straniero che tu sia, sei di fatto considerato un peso sociale. Non esistendo una concezione che preveda un reddito minimo di sopravvivenza e mettendo insieme questo con la precarizzazione del lavoro, si sviluppa una sola cosa: la disperazione sociale.

Il caso della famiglia oggetto di sfratto in questo caso, deriva dalla condizione di un uomo che, ammalandosi di diabete, non ha più potuto svolgere il suo lavoro nella pizzeria in cui lavorava.

I parenti lo hanno sostenuto per anni, ma il mordere della crisi lo ha costretto alla morosità. Nel frattempo agli assistenti sociali veniva chiesto un aiuto per una collocazione lavorativa compatibile con la malattia, ma anche questo non è mai arrivato: la crisi non c’entra?

Che succede ad un malato quando non è più in grado di pagare un affitto?

Per esempio di ricevere la proposta di andarsene dal paese, in una casa di carità situata in un’ altro comune, perdendo tutta la forza della rete di relazioni in loco, attraverso la quale magari ottieni un pacco di pasta, un barattolo di pomodoro, la sistemazione delle scarpe rotte, un caffè con gli amici se entri in un bar.

E’ l’avviamento verso l’isolamento e l’emarginazione: “per favore non questo” è stata la risposta.

Che dire?

Che l’avvocata dei padroni dell’appartamento ha mostrato ben pochi scrupoli nel difendere gli interessi dei suoi ricchi committenti: del resto è più facile stare dalla parte di chi può pagare. Ma il vedere che l’ufficiale giudiziario prendeva ordini da un semplice avvocato, ci ha fatto capire che abbiamo a che fare con proprietari non solo ricchi, ma potenti.

Che la risposta del vicesindaco di giovedì 31 ottobre è che in questo comune nell’arco di 20 anni sono venute meno 80 abitazioni per le emergenze abitative e che non ci sono soluzioni con gli strumenti legislativi a disposizione.

Un vicesindaco d’accordissimo su tutto, magari anche sul fatto che viviamo in un sistema che spende in modo discutibile i fondi pubblici (almeno a livello nazionale, che nel locale le attività amministrative sono state difese con determinazione): ma questa è la triste realtà, ci ha anche detto.

Con la lotta di giovedì si è riusciti ad ottenere un rinvio dello sfratto di pochissimo: il 7 di novembre interverranno in forze per eseguire questo sfratto.

Riportiamo alcune prese di posizione del PrendoCasa Modena:

Certo non saremo ad aspettare: ci muoveremo per capire quali passi continuare a fare.

Intanto questa mattina abbiamo segnalato al vicesindaco la disponibilità da parte degli amministratori del comune di Cavezzo di fare un ordine del giorno per sospendere gli sfratti in tutti i comuni del cratere in cui si è verificato il terremoto: la risposta non è stata molto convincente, ma vedremo di saperla sollecitare magari con le necessarie mobilitazioni.

Partiamo sempre dal particolare per arrivare al generale: il mandato del 19 ottobre di batterci per ottenere, come prima approssimazione, il blocco degli sfratti, è sempre ben chiaro nel nostro agire collettivo.

Il problema della casa non riguarda solo il nostro territorio, anche se qui è particolarmente acuto: si tratta di continuare ad assediare i palazzi del potere e noi continueremo a farlo!

PrendoCasa Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casaModenaprendocasasfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: eseguito sfratto a sorpresa in tempi record!

da Prendocasa Torino Questa mattina, mentre con Mimmo e la sua famiglia resistevamo allo sfratto, ottenendo un rinvio al 7 marzo, l’ufficiale giudiziario si è presentato con la celere a casa di Mohamed e della sua famiglia in via Monginevro 68. Mohamed era sotto sfratto dopo essere stato truffato dalla sua proprietaria di casa che, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La casa è un bisogno. Basta guerre, lusso e capitalismo

Sull’onda della mobilitazione nazionale dell’ottobre scorso i movimenti di lotta per il diritto all’abitare tornano in piazza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: più debiti, meno case

I tassi medi praticati dalle banche, secondo un’indagine dellaFederazione Autonoma Bancari Italiani-FABI, sono più cari per le famiglie italiane che vivono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia (4,18%) e per quelle che risiedono in Sardegna e Sicilia (4,23%) rispetto alla media nazionale del 4,1%.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il secondo numero di “Case in Rivolta”

La protesta degli studenti davanti alle facoltà universitarie di tutta Italia ha contribuito a rendere evidente una volta di più quello che i collettivi di lotta per la casa stanno denunciando da decenni: la mano libera del mercato sulla questione abitativa non solo non riesce a contenere un’emergenza che ormai è diventata strutturale ma aggrava di giorno in giorno la situazione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Negli USA le assicurazioni rifiutano le polizze sulla casa a chi si trova in aree esposte alla crisi climatica

Quanto sta succedendo in California, Florida e Louisiana ci pone delle domande anche alle nostre latitudini. A quale costo lo stato neoliberale ed il capitalismo sono disposti a ricostruire in luoghi in cui gli eventi estremi si fanno particolarmente intensi e cronicizzati? Il battage politico di questi giorni sull’Emilia Romagna sembra darci un’indicazione chiara e preoccupante…