Albuquerque: nuove mobilitazioni, mentre la polizia spara ancora
Una settimana fa la polizia di Albuquerque ha sparato e ferito gravemente Gilbert Angelo Serrano, un altro uomo che si aggiunge alla lunghissima lista di abusi e violenze commessi dagli agenti. Secondo le affermazioni del maresciallo del dipartimento poliziesco della città, l’uomo non avrebbe rispettato le restrizioni impostegli per il suo stato di libertà condizionale e inoltre sarebbe stato accusato di altri reati. Condizioni sufficienti perché la polizia potesse sparargli? A quanto pare sì, e diversi testimoni riferiscono che Serrano non era nemmeno armato.
Dopo aver sparato, gli agenti si sono subito preoccupati di confiscare i cellulari con i quali i molteplici passanti hanno filmato la scena. L’unico video che è sfuggito alla confisca mostra Serrano per terra in una pozza di sangue, lasciato comunque ammanettato, mentre uno degli agenti tampona la ferita. Dopo un po’ di tempo l’uomo è stato trasferito in ospedale e nei primi attimi la polizia non ha nemmeno permesso alla famiglia di vederlo. Dalle ultime notizie si apprende che le condizioni dell’uomo si sono stabilizzate e la sua vita è fuori pericolo.
Il video:
Dopo quest’ennesima operazione della polizia dal grilletto facile, la popolazione di Albuquerque è nuovamente scesa in piazza. Ieri, durante il consiglio comunale, alcuni cittadini sono stati ammessi nella sala per partecipare al dibattito che aveva all’ordine del giorno anche le ultime manifestazioni legate all’operato del dipartimento di polizia. I manifestanti hanno collocato all’interno una bara simbolica che riportava i nomi delle 23 persone uccise dal 2010. Anche all’esterno dell’edificio è stato organizzato un presidio per protestare contro le violenze della divisa. I consiglieri comunali hanno saputo solo dire che licenziare gli agenti colpevoli (una delle richieste essenziali portate dagli attivisti) non è di loro competenza, ma spetta al dipartimento della città, dunque hanno rimbalzato la palla, lavandosene le mani del problema. In seguito a questa farsa, i cittadini hanno improvvisato un corteo, attraversando le vie principali della città. Alla fine della mobilitazione, alcuni manifestanti hanno sanzionato uno dei commissariati della città con vernice rossa per denunciare gli omicidi e le brutalità della polizia che sono aumentate in modo esponenziale durante questo mese.
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