Ancora in carcere Marco Di Renzo, arrestato a Canaan
Resta in carcere Marco di Renzo, il 54enne italiano di Roma arrestato sabato scorso a sud di Hebron (Cisgiordania) dai soldati israeliani, durante l’iniziativa dei Comitati popolari palestinesi di dare vita ad un nuovo villaggio di tende su terre minacciate di confisca.
Stando a informazioni diffuse dall’International solidarity movement e da alcuni attivisti dei Cpp, Di Renzo non ha firmato il foglio con cui autorizzava il suo rimpatrio. La sua espulsione però potrebbe essere imminente. E’ comparso una volta di fronte al giudice ed ha ricevuto una visita in carcere da parte dell’avvocato (che ha presentato una parcella di 15.000 shekel, circa 3000 euro). Dell’italiano si sta ora occupando l’ambasciata italiana a Tel Aviv, poiche’ l’attivista italiano si trova in carcere in territorio italiano.
Di Renzo continua lo sciopero della fame avviato due giorni fa in solidarietà con i detenuti politici palestinesi in carcere in Israele, in particolare con Samer Issawi che fonti palestinesi descrivono in condizioni fisiche critiche.
Sabato scorso assieme all’italiano erano stati arrestati anche un attivista inglese e 12 palestinesi, di cui quattro giornalisti. I palestinesi sono stati rilasciati mentre l’inglese subirà il rimpatrio forzato come Di Renzo.
Canaan è uno dei cinque villaggi di tende che ai quali i palestinesi, sulla scia del noto Bab al Shams, hanno dato vita dall’inizio di gennaio per protestare contro l’espansione continua delle colonie israeliane.
da Nena News
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