Argentina: Hensel difende le imprese minerarie e giustifica la repressione dei membri delle assemblee
Il segretario per l’attività mineraria ha criminalizzato i membri delle assemblee e ha di nuovo appoggiato il progetto governativo che toglie in alcune province le restrizioni per lo sfruttamento minerario.
Il segretario del Ministero per l’Attività Mineraria, Alberto Hensel, si è mostrato indignato per le mobilitazioni contro l’attività mega-mineraria e a difesa dell’Ambiente, “tutti i progetti ambientali devono trasformarsi anche in un progetto sociale inclusivo, cercando un equilibrio tra l’ambiente, la sicurezza pubblica, le istituzioni e la competitività, se no gli investitori scelgono i paesi vicini”, ha affermato in un atto per il Giorno dell’Attività Mineraria volendo occultare i danni che lo sfruttamento minerario significa per la salute della popolazione.
Il funzionario ha elogiato che a Mendoza “la politica si è allineata e si sono ottenuti i voti necessari ad approvare la legge e a togliere le restrizioni”, chiaramente una provincia in cui tanto la destra come i governativi nazionali ignorano la richiesta del popolo lavoratore e delle organizzazioni ambientaliste che stanno avvertendo dei pericoli della nuova normativa che risponde solo agli interessi delle Imprese Minerarie.
E sebbene a Chubut non siano ancora riusciti a concludere un accordo ha accusato coloro che sono contro l’utilizzo di quanto è sociale “in funzione degli interessi politici” e ha avvertito che “non do per chiusa la possibilità di lottizzazione prevista dalla legge 5.001”.
Chubut nelle strade
Il funzionario ha detto che “ci possono essere delle novità” riguardo alla legislazione della provincia, “giacché ieri la Legislatura provinciale ha lasciato senza effetti il progetto di iniziativa popolare di proibizione assoluta dell’attività mineraria, che poteva danneggiare le imprese produttrici di metalli e perfino l’industria degli idrocarburi”, elogiando la decisione della legislatura provinciale anche se va contro quanto richiesto dalla popolazione.
Con azioni in diverse città lavoratori e giovani hanno mostro la propria opposizione dell’ultima decisione che ha lasciato fuori del parlamento l’Iniziativa Popolare contro l’attività megamineraria. Ci sono blocchi stradali sulla Strada nazionale 3 all’altezza di Trelew, Puerto Madryn, Dolavon e Rawson. Lo stesso succede sulla Strada nazionale 40, nella Regione Andina, all’altezza del parallelo 42.
I membri delle assemblee stanno anche occupando pacificamente gli edifici municipali a Esquel e Trevelin. Tutte le misure cercano di difendere l’Iniziativa Popolare contro gli interessi delle Attività Megaminerarie, che il governo nazionale come quello provinciale difendono.
7 maggio 2021
Resumen Latinoamericano
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