InfoAut
Immagine di copertina per il post

Campeggio “Fermare l’Escalation”: il programma completo

Di seguito il programma compreto del campeggio “Fermare l’Escalation” previsto dal 13 al 16 luglio a San Piero a Grado (PI), località “Tre Pini”.

da No Base Coltano

GIORNO 1 – Giovedì 13 Luglio

ORE 17 Inaugurazione Campeggio

Momento di apertura del campeggio, presentazione del programma, degli obiettivi e indicazioni per la migliore attraversabilità possibile dei giorni insieme ai Tre Pini

ORE 20.30 Cine-iniziativa. Chiudono gli ospedali, aumentano le spese di guerra. Ma c’è chi non ci sta. Proiezione del documentario “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando”

ariati, uno sperduto paesino della Calabria affacciato sullo Jonio.

La sanità pubblica è ridotta al lumicino da decenni di tagli al bilancio e privatizzazioni. Con il Piano di rientro è stato chiuso anche l’ultimo ospedale della zona: uno dei 18 ospedali cancellati nel giro di una notte in tutta la Calabria.

Un manipolo di ribelli di ogni età decide di protestare come nessuno ha mai osato fare, occupando l’ospedale con l’obiettivo di ottenerne la riapertura. Nel frattempo alcuni dei più importanti intellettuali, medici, esperti e attivisti italiani e internazionali ci svelano le vere responsabilità locali e globali dell’attacco alla salute pubblica, e sostengono la lotta di Cariati.

Proprio a partire da questa storia emblematica, vogliamo affrontare con la medica e sindacalista Chiara rivetti e con Federico Greco,  uno dei registi del documentario, il tema centrale del tracollo del nostro sistema sanitario, mettendolo in dialogo con le rivendicazioni che stanno muovendo il nostro percorso contro l’escalation militare e bellica. 

Infatti, mentre assistiamo ad un aumento degli investimenti pubblici nel settore sanitario, e la privatizzazione dilaga come unica risposta al disinvestimento sul settore sanitario -rendendo le cure sempre più inaccessibili per la gran parte delle persone, i fondi investiti dal governo nel settore militare e bellico aumentano come non mai, a discapito delle nostre stesse vite.

E intanto:  Case della salute, medicina di prossimità, telemedicina, in questi ultimi anni, dopo la grande paura dei primi mesi di pandemia, ci hanno riempito di parole e proposte fumose quando le uniche cose concrete che vediamo sono il dirottamento dei fondi su altro, l’aumento delle cliniche private, i prontosoccorso pieni, le liste infinite per qualsiasi tipo di analisi, gli ospedali che chiudono.

Vogliamo parlare di tutto questo con chi ha reso un film la storia della resistenza di Cariati, ma anche chi ha attraversato una protesta come quella del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure che a maggio ha portato in piazza in Piemonte oltre 12mila persone.

Al contempo vorremmo che il dibattito dopo il film fosse una possibilità di confronto per tutti coloro che sul proprio territorio stanno scontando con evidenza tutte le ricadute di questo o che, da professionisti del settore, ne vedono ogni giorno le conseguenze sul proprio lavoro e non sono più disposti ad accettarle. 

Un primo momento di discussione in continuità con le iniziative dei giorni seguenti del campeggio che andranno più in profondità sia del legame della questione della salute con quello della guerra, sia della gestione dei fondi del PNRR.

GIORNO 2 – Venerdì 14 Luglio

Ore 10 Ribellarsi alla cultura della guerra: assemblea del mondo della formazione

Come si esplicita la cultura della guerra sui nostri territori? Quali pratiche di lotta e obiettivi possiamo darci per contrastarla, in relazione ai territori e alle diverse componenti che attraversano i luoghi della formazione? Quale cooperazione possiamo immaginarci su fronti diversi come studentə, docenti, genitorə e ricercatorə?

Un’assemblea per proiettarci verso un autunno di ribellione e diserzione dalla militarizzazione della formazione e da modelli educativi gerarchici, competitivi e violenti; per immaginarci la costruzione di spazi di discussione, organizzazione e formazione alla cura e alla pace.

Ore 16 Guerra, ambiente, salute: mappiamo la devastazione ambientale.

Mappare per conoscere. Conoscere per agire.

Il laboratorio si propone di costruire collettivamente una mappatura della devastazione ambientale e sanitaria connessa alle infrastrutture della guerra come basi militari, arsenali, poligoni, e al contempo di mettere in luce l’intrinseco legame tra fonti fossili e guerra.
A partire da una panoramica sul rapporto tra guerra, devastazione ambientale e fonti fossili ci si propone di realizzare insieme una mappatura delle strutture militari e energetiche esistenti o in progetto e delle relative conseguenze ambientali e sanitarie, con la possibilità di approfondire le questioni oggetto del laboratorio con proiezioni di documentari, dibattito e interventi che le mettano in relazione tra di loro e con la questione dello stato della sanità pubblica italiana già approfondita nel documentario del giorno precedente.

Ore 17 (in contemporanea al laboratorio) Raccoglimento al campeggio per visita a Ippoasi
Ore 21.30 CONCERTO LIVE: SODA SISTERS!

GIORNO 3 – Sabato 15 Luglio

Ore 10 Disertare la guerra: assemblea su sciopero e forme di sabotaggio della filiera della guerra

Le guerre stanno tornando ad essere lo strumento più violento col quale imporre sfruttamento, distruzione e morte per ristrutturare i sistemi di potere e dominio nel mondo. A velocità sempre maggiori vengono imposti ruoli sociali, di genere, lavorativi contro i quali si è lottato negli anni: per l’autodeterminazione, contro lo sfruttamento lavorativo, dei corpi e della natura. 

Dall’assemblea nazionale “fermare l’escalation” del 4 giugno diverse prospettive di lotta, attive da tempo, hanno condiviso la volontà di costruire insieme una mobilitazione e hanno proposto diverse pratiche tra cui il blocco e lo sciopero. Sciopero che negli ultimi anni si è configurato come sciopero per il clima e contro il cambiamento climatico, sciopero femminista e transfemminista. Mobilitazioni e scioperi che hanno contestato il sistema che si fonda sulla guerra e su questa fonda le crisi che lo attraversano: il carovita, il caro affitti e l’inflazione che erode i salari.

Ore 15 Disarmare la guerra: assemblea su occupazioni e missioni militari, logistica di guerra e militarizzazione delle frontiere

Le guerre non scoppiano all’improvviso, ma vengono preparate giorno dopo giorno: quali sono le basi e i flussi di armi e personale militare e come impattano su chi abita nei nostri territori e su chi è costrettə a migrare? Quali pratiche di lotta possono incidere in funzione del disarmo e della demilitarizzazione dei territori e dei confini? Come desecretare le informazioni sulle attività militari, sempre più impattanti sulla vita delle persone?
Un’assemblea per ricostruire la filiera della guerra attraverso i territori, da quelli a noi più vicini fino alle proiezioni nel Mediterraneo allargato; un momento di confronto collettivo per far comunicare le nostre lotte e costruire una cooperazione sempre più efficace e trasversale verso un autunno di mobilitazione per il disarmo della società, delle frontiere e dei territori.

Ore 17 Tavola rotonda “Desecretiamo l’economia di guerra”

L’Europa corre al riarmo, con nuovi finanziamenti straordinari alla produzione bellica con cui intensificare le missioni militari ai confini. L’escalation piega il Pnrr alle nuove esigenze, smantella welfare, misure di reddito, a favore di austerità e sostegno alle lobby dell’industria militare. Diventa fondamentale capire come si articola l’economia di guerra e su chi ricadano i suoi costi, in termini ambientali, sociali ed economici. Nella tavola rotonda “Desecretiamo l’economia di guerra” si vogliono approfondire e discutere questi nodi, nell’ottica di una conoscenza condivisa e comune.

Ore 21 Mobilitazione
Ore 22.30 Concerto live I FANCIULLINO

GIORNO 4 – Domenica 16 Luglio

Ore 10 Assemblea Plenaria: come fermiamo l’escalation?

Oltre al programma qui sopra, tutti i giorni: colazioni, pranzi, cene sociali, banchetti, distro, attività per bimbx e molto altro!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

campeggioCOLTANOFermare l'escalationguerraNO BASEpisa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Somalia, Sudan, Algeria… ed il ritorno di Trump

Da Radio Africa: prima puntata del 2025, lunedì 20 gennaio 2025, per l’approfondimento quindicinale dedicato all’Africa sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, dentro la Cassetta degli Attrezzi. In questi 30 minuti ci occuperemo di diversi Paesi africani, da nord a sud. Partiremo dalla Somalia e da Mogadiscio (in foto) in particolare, al centro del reportage sul campo della rivista Africa, con la storia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Usa: Leonard Peltier uscirà dal carcere

In uno dei suoi ultimi atti da Presidente Biden ha commutato la condanna all’ergastolo di Leonard Peltier, l’attivista dell’American Indian Movement in prigione da quasi 50 anni. Peltier sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari. da Osservatorio Repressione «Ho commutato la pena dell’ergastolo alla quale era stato condannato Leonard Peltier, concedendogli gli arresti domiciliari»: nell’ultimo giorno, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Voci da Gaza II – Asuat Min Gaza II

Seconda –di due– puntata speciale nello spazio informativo di Radio Blackout dedicata all’intervista di Fadil Alkhadly, membro dell’Uawc, Unione dei comitati dei lavoratori agricoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù. Tamburi di guerra

Su Perù 21 (giornale peruviano, ndt), il 14 gennaio, un editorialista poco noto ha inserito un’“opinione” piuttosto bellicosa. In essa, Héctor Romaña – una penna di pedigree, forse – promuoveva l’intervento militare in Venezuela. di Gustavo Espinoza M., da Resumen Latinoamericano Potrebbe essere letto come il punto di vista di un analista disperato che non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: facciamo il punto con Eliana Riva

“Cessate il fuoco”: è la notizia che da ieri sera poco dopo le 18 occupa le prime pagine di tutti i giornali, dopo la dichiarazione su Truth da parte di Donald Trump che si è intestato l’accordo tra Israele e Hamas.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco(?) su Gaza

Imminente l’accordo di cessate il fuoco su Gaza e di scambio di prigionieri – con la mediazione di Usa, Qatar, Egitto – che dovrebbe prevedere nei primi 42 giorni il rilascio di una parte degli ostaggi e la liberazione di prigionieri politici palestinesi, mentre Israele terrà il controllo del corridoio Filadelfia tra Gaza ed Egitto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

No alla servitù energetica: interrompiamo la speculazione estrattivista, coloniale e militare sui nostri territori

CONFLUENZA INVITA AL CONVEGNO NAZIONALE CONTRO LA SPECULAZIONE ENERGETICA A LIVORNO IL 29 E 30 MARZO 2025

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il nuovo disordine mondiale / 27 – Crisi europea, guerra, riformismo nazionalista e critica radicale dell’utopia capitale

“Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data” (Etienne De La Boétie. Discorso sulla servitù volontaria, 1548-1552) di Sandro Moiso, da Carmilla E’ davvero straordinario come l’attenzione alle trasformazioni reali del mondo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.