Le foto di giovani mascherati che festeggiano intorno a blindati in fiamme al centro di piazza Tahrir, già iniziano a circolare da lunedì, e immancabilmente l’opposizione -inserita nel contesto di potere di cui sono impregnate le poltrone dei palazzi egiziani- grida allo spauracchio della rappresaglia degli islamisti o di infiltrazioni nei loro movimenti. Ma la vera opposizione, quella che si inserisce nel contesto attuale, che si fa spazio e esprime la sua rabbia nelle piazze, sembra ora organizzarsi in modo compatto per difendersi dagli attacchi delle milizie dei fratelli musulmani. Per il momento aleggia un alone di mistero e sembra crearsi “il caso” su chi siano i così chiamati “black bloc”. Ma davvero è qualcosa di nuovo o è soggetto già esistente che si organizza e prende nuova forma?