FPLP: l’Intifada a Gerusalemme è una risposta naturale ai crimini dell’occupazione
L’occupante sta anche cercando di dividere i luoghi sacri palestinesi votando una legge alla Knesset [parlamento israeliano, ndr.] che permetta la divisione del Haram-al-Maqdisi. Queste azioni hanno coinciso con un attacco feroce contro il popolo palestinese di Gerusalemme, tra cui azioni penali, arresti, ferimento e uccisione di diversi giovani, in particolare l’uccisione di Abdel-Rahman Shaloudi, il sequestro del suo corpo e la costrizione di essere sepolto a tarda notte con solo un piccolo gruppo della sua famiglia, e l’omicidio a sangue freddo del bambino Orwa Hammad del villaggio di Silwad. La vita dei palestinesi di Gerusalemme è costantemente in pericolo per gli attacchi sionisti, soprattutto dopo l’assassinio del giovane Mohammed Abu Khdeir.
È per questo che la nostra gente a Gerusalemme continua a crescere e a resistere contro queste politiche razziste, scontrandosi contro i nuovi e i vecchi schemi di occupazione che cercano di svuotarla della sua gente. L’Intifada di Gerusalemme è una risposta naturale all’occupazione e ai suoi crimini e il Fronte invita le masse del popolo palestinese, ovunque si trovino, a sostenere i palestinesi di Gerusalemme e la loro resistenza all’occupazione organizzando anche eventi e azioni.
Il Fronte chiede che gli organismi ufficiali palestinesi, arabi e internazionali si assumano le loro responsabilità per proteggere la nostra gente da queste pratiche razziste di terrore contro i diritti dei palestinesi di Gerusalemme, che facciano pressione sul nemico per fermare tali pratiche e che sostengano i palestinesi di Gerusalemme. Chiediamo anche che i funzionari palestinesi e la Lega araba sostegano la fermezza della resistenza popolare di Gerusalemme e forniscano un reale supporto nel confronto aperto con il nemico e i suoi coloni.
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