Francia: sciopero generale del comparto scuola.
In Francia è sciopero generale della scuola. In diverse città lo scorso 13 gennaio ci sono state manifestazioni e scioperi particolarmente partecipati, i sindacati chiamano a un nuovo sciopero per giovedì 20 gennaio.
Tra le rivendicazioni vi sono l’assunzione di personale, dotare le scuole di dispositivi di protezione adeguati, la richiesta di rimandare le prove di specializzazione, l’aumento dei fondi destinati alla scuola e ai salari e la presa in conto delle rivendicazioni degli assistenti all’educazione che nelle scuole sono in prima linea. Di seguito riportiamo la traduzione di un racconto della giornata di sciopero che si è svolta a Nantes.
Tanta la gente in strada, almeno 3000 persone del mondo dell’educazione, dall’AESH agli insegnanti, dai dipendenti dell’animazione ai dirigenti e agli studenti, tutti contro la politica di Blanquer, più autoritaria che sanitaria.
Bloccando il loro liceo questa mattina, gli studenti del liceo di Bourdonnières sono stati violentemente repressi dalla polizia, un giovane è stato portato all’ospedale dopo essere stato colpito da una macchina della polizia. Una studentessa aveva la testa insanguinata da una granata lacrimogena. Auguriamo loro una buona guarigione e le rapide dimissioni del preside.
Dopo un’assemblea generale in cui i discorsi si sono susseguiti, spesso chiedendo un indurimento della lotta e menzionando i problemi (innumerevoli) del mondo dell’educazione, la manifestazione è cominciata. Una samba band ha dettato il ritmo nella parte anteriore, e la passeggiata è proceduta abbastanza tranquilla. All’arrivo in prefettura, la manifestazione si è fermata un momento per far parlare gli studenti, poi è stato lanciato un appello per farsi sentire davanti all’ufficio del rettorato di Nantes, dietro la stazione di polizia Waldeck-Rousseau.
Anche se le persone sono un po’ diminutie, sono rimaste motivate e hanno gridato slogan ostili alla polizia che si agitava alle finestre. Alcuni striscioni sono stati srotolati davanti alla porta del rettorato, e nuovi discorsi hanno avuto luogo, scanditi dai tamburi. Conclusosi questo momento tutti si avviarono verso casa e, anche se non si possa dire che questa manifestazione sia stata rivoluzionaria, rimane la soddisfazione di uno sciopero di massa che dà speranza in un momento in cui le lotte per l’istruzione stavano diventando sempre più rare e poco offensive. Il corteo determinato delle scuole superiori mostra la strada: facciamoci sentire, siamo determinati e andiamo all’attacco.
Da: Nantes Révoltée
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