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IRAN: “NEL FINE SETTIMANA 200 CITTA’ IN RIVOLTA, OTTO MILIONI IN STRADA, 90 MORTI A SANANDAJ”. INTERVISTA A UN MEMBRO DELLA RESISTENZA IRANIANA

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Domenica 9 ottobre è stato il 24° giorno di proteste contro il regime in tutto l’Iran. Scontri e manifestazioni si sono svolte , secondo i dati diffusi dalla Resisteza Iraniana, in almeno 200 citta’ di tutte le 31 provincie e hanno visto scendere in strada almeno 8 milioni di persone. I manifestanti hanno intensificato le loro azioni in risposta alla brutale repressione delle forze di polizia. In diverse zone ci sono stati attacchi alle caserme con bottiglie molotov, blocchi stradali e barricate in fiamme che sono ormai pratica quotidiana e diffusa. In sostanza nelle ultime 48 ore abbiamo assistito a un salto di qualita’ importante della resistenza contro la dittatura dei mullah.

Di pari passo va la violenta repressione del regime. Le forze di sicurezza in molte parti di Teheran e in numerose altre città hanno iniziato ad aprire il fuoco prendendo di mira direttamente i manifestanti. Ci sono molti video pubblicati online che mostrano come le forze di sicurezza stiano mirando direttamente alle proteste, a volte a bruciapelo. Gli scontri piu’ gravi e cruenti a Sanandaj citta’ a maggioranza curda e capitale della regione del Kurdistan iraniano. Qui i rivoltosi, dopo aver preso il controllo di diversi quartieri della citta’, sono stati attaccati dalle Guardie Rivoluzionarie arrivate da Theran con mezzi blindati. Si contano, secondo fonti dei rivoltosi, almeno 90 morti.

Questa mattina, dopo che nei giorni scorsi avevano scioperato insegnanti, camionisti, agricoltori e attivita’ commerciali, sono entrati in sciopero i lavoratori del settore petrolchimico.

Ashkan Rostami membro del Consiglio di Transizione Iraniano Ascolta o scarica

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Da Radio Onda d’Urto

 

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