KURDISTAN: A 5 ANNI DALL’ATTENTATO DI SURUC GUARDIAMO ALLA SITUAZIONE ODIERNA IN TURCHIA
A Suruc – confine tra Turchia e Siria – il 20 luglio del 2015 un attentato colpiva il Centro Culturale Amara, spazio che stava ospitando giovani socialisti pronti ad attraversare il confine e portare solidarietà a Kobane. Il governo turco vietò il passaggio del confine e i giovani stavano svolgendo una conferenza stampa di denuncia, quando una bomba esplose. 32 i morti. Oltre 100 i feriti.
La seconda bomba a colpire nel nord est della Turchia e contro il popolo curdo in pochi mesi. La precedente, a Dyarbakir, alla fine del comizio che precedeva il voto del 2015 e il superamento della quota di sbarramento del 10% per l’HDP.
Da li a pochi mesi sarebbe arrivato il terzo attentato, quello di metà ottobre, ad Ankara, al corteo del Partito Democratico dei Popoli (HDP). Gli attentati jihadisti contro i movimenti curdi diventano la scusa per Erdogan per inasprire il clima nel Kurdistan Turco e far scattare una nuova guerra contro l’autodeterminazione delle popolazioni curde.
Ricordiamo qui giorni con Yilmaz Orkan dell’Ufficio Informazioni Kurdistan Italia Ascolta o scarica
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