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La Corte d’Appello di Roma autorizza l’estradizione di Lander

Ieri è stata notificata agli avvocati difensori di Lander la sentenza emessa dalla IV Sezione della Corte d’Appello di Roma riguardo al procedimento di estradizione del giovane basco -agli arresti domiciliari da circa 7 mesi con l’accusa di aver incendiato, insieme al altre persone, un autobus vuoto che si trovava nel percorso di una manifestazione della sinistra indipendentista svoltasi nel 2002. A 11 anni dai fatti, Lander viene quindi inserito all’interno del processo e su queste basi, seguendo il tradizionale e consueto teorema, viene classificato dalla magistratura dello Stato spagnolo, come militante dell’organizzazione armata basca ETA.
Mentre i Tribunali spagnoli comandano, i Tribunali italiani obbediscono, concedendo così l’estradizione, nonostante la magistratura spagnola e l’avvocato Franco Coppi non siano stati capaci, in nessun modo, di fornire nessun elemento che attesti la presenza di Lander sul luogo in cui avvennero i fatti in quel lontano 2002. Ma quando la magistratura è una magistratura più di tipo politico che giuridico, prioritario diventa perseguire l’obiettivo, ancora una volta nel nome della diplomazia, dove a primeggiare sono interessi altri. Di certo è che, come si è dimostrato da alcuni mesi a questa parte, la solidarietà per Lander non accenna a diminuire e mentre gli avvocati preparano il prossimo passo verso il ricorso in Cassazione, altre mobilitazioni si stanno organizzando per continuare a fare pressione contro l’estradizione e per la liberazione di Lander.

Ascolta la diretta con Marco Santopadre, durante la trasmissione Conflitti Globali su Radio Blackout

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