La rappresaglia di Ankara contro il Pkk prosegue
Gli attacchi dell’aviazione in territorio iracheno sono scattati mercoledì scorso in seguito all’intensificarsi della guerriglia del Pkk nel Sud-Est della Turchia e rappresentano un’escalation nel conflitto in corso da 27 anni tra le autorità di Ankara e l’organizzazione che lotta per l’indipendenza del Kurdistan.
In un solo mese i ribelli del Pkk avevano ucciso una quarantina di uomini delle forze di sicurezza turche. Il 17 agosto una mina era esplosa al passaggio di un convoglio nella provincia sud-orientale di Hakkari uccidendo 12 militari e ferendone un’altra decina. I separatisti curdi avevano rivendicato la responsabilità dell’attentato. Il premier turco Erdogan aveva da subito annunciato il desiderio di vendetta e di rappresaglia: da quel momento si sono susseguiti i raid raid aerei nel Nord dell’Iraq.
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