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Madrid, piazza Neptuno torna a riempirsi

La manifestazione nelle vie e piazze limitrofe al Parlamento è iniziata con calma e tranquillità ed è proseguita per tutta la sera. Una volta calata la notte però i poliziotti hanno dato il via a violenti cariche e scontri sono proseguiti per buona parte della notte. Il comportamento infastidito e nervoso della polizia non si è fatto desiderare neanche questa volta, obbedendo agli ordini espressi dall’esecutivo spagnolo di intimidazione e repressione nei confronti di un movimento che per il momento non sembra farsi spaventare.
Sono tornati quindi a farsi vedere i caschi, gli scudi, i manganelli e a farsi sentire il rumore delle palle di gomma che rimbalzavano da una parte all’altra, lasciando numerosi feriti. Luogo delle cariche, come nei giorni precedenti piazza Neptuno e le vie circostanti al Parlamento. A notte inoltrata, il bilancio è di almeno 2 persone fermate e decine di feriti.

A tutto questo, come di contorno, non si è fatto mancare l’atteggiamento censore da parte del governo che attraverso la polizia e le differenti istituzioni che sono controllate direttamente da esso, provarono a evitare una copertura in diretta dell’iniziativa, non lasciando installare ai molti giornalisti e fotografi nazionali e internazionali, le strutture tecniche per una presa diretta. Nonostante questo, gli aggiornamenti rispetto alla manifestazione cominciarono a circolare in serata. Un’altra giornata di rabbia quindi si è fatta sentire nelle strade di Madrid, e il governo Rajoy sembra non digerire bene questo boccone che si fa sempre più amaro. Per chi sta nei palazzi del potere il 25S, il 26S e il 29S sono giornate da dimenticare, per le migliaia di persone scese in piazza invece sono giornate da ricordare, sintomo di un nuovo risveglio.

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