Madrid, la Giunta prepara una moratoria sugli sfratti e pensa nuove misure sul tema del diritto all’abitare
La delegata alla Commissione madrilena per l’equità, i diritti sociali e l’impiego ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di questa misura affermando che “lasciare qualcuno senza casa è un disastro per la società”.
Ha quindi aggiunto che da parte della Commissione verrà profuso tutto l’impegno possibile per la ricerca di alloggi e soluzioni abitative quantomeno temporanee affinché vi vivano quanti attualmente si trovano in stato di necessità, mettendo in discussione e paralizzando tutti gli sfratti, per quanto possibile.
Le misure che si stanno preparando includono anche la formazione di una commissione apposita sulle clausole contrattuali per tenere d’occhio, passo dopo passo, le implicazioni e le richieste bancarie, assicurative e le modalità in cui vengono gestiti ed elargiti i fondi per le famiglie in difficoltà, prevedendo peraltro l’istituzione di un osservatorio che pubblichi semestralmente i reclami e i casi di disputa contrattuale.
Novità importanti anche per quanto riguarda la funzione delle forze dell’ordine e delle forze municipali in materia di esecuzione degli sfratti, che secondo la Giunta deve essere ridimensionata e cambiata per evitare la situazione degli ultimi anni, in cui le esecuzioni degli sgomberi sono state trattate come questioni di ordine pubblico. A questo proposito è stato annunciato che gli assessori alla Salute, alla sicurezza e alle emergenze sociali si stanno mettendo in comunicazione con il direttore generale della Polizia della Comunità di Madrid. A corollario, la proposta di nuove regole di ingaggio dei pompieri.
La città di Madrid potrebbe quindi essere protagonista di una gestione politica delle problematiche sociali legate al tema del diritto all’abitare che, raccogliendo le fondate e importanti criticità poste in essere dai movimenti popolari, sia orientata non più alla volontà di colpire e sfibrare la capacità di tenuta di decine di migliaia di persone con problemi di reddito, ma ad un vero e proprio reinserimento di queste ultime all’interno della vita sociale ed economica della metropoli castigliana.
Staremo a vedere se ci sarà un passaggio come questo, che potrebbe informare e fare da apripista contro le sciagurate politiche, (per non dire criminali), che stanno venendo attuate con particolare incidenza nei paesi europei affacciati sul Mar Mediterraneo, e che anche nel nostro Paese vedono un innegabile accanimento istituzionale contro i movimenti di lotta per la casa e per il diritto all’abitare più in generale…
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