Massacro di civili nel Kurdistan del nord
Da ieri sera continuano pesanti attacchi a diversi quartieri della città di Diyarbakir, quartieri in cui il popolo ha dichiarato l’autogoverno e sta praticando l’autodifesa per impedire l’ingresso della polizia e delle forze speciali dell’esercito turco che dal mese di luglio hanno massacrato più di 100 civili in diverse città del kurdistan attaccate con armi pesanti e cecchini appostati sugli edifici.
Simbolo di questa resistenza popolare e della guerra dichiarata al popolo da Erdogan, dopo la sconfitta subita alle elezioni del 7 giugno, è la città di Cizre in provincia di Sirnak in cui le vittime del coprifuoco durato 9 giorni sono state 21 civili di cui la maggior parte bambini colpiti nelle loro case dai cecchini e morti dissanguati perchè le forze speciali hanno impedito di trasportarli in ospedale e hanno sparato a chi cercava di farlo.
A Bismil in provincia di Diyarbakir a seguito di manifestazioni di protesta contro i massacri in corsoè stato dichiarato il coprifuoco e le forze di sicurezza turche hanno sparato contro i civili. Cecchini appostati sugli edifici più alti hanno sparato alla gente per strada e stamattina un ragazzo di 22 anni ferito mentre era seduto davanti a casa sua è morto. Un abitazione nel quartiere Avasin è stata bombardata uccidendo una bambina di 8 anni Elif Simsek e ferendo Pelda Simsek, Avasin Simsek, Bedia Simsek, Ahmet Simsek e Mehmet Simsek.
Ulteriori notizie affermano che anche la madre di Elif ha perso la vita.Il blocco del quartiere è ancora in corso da parte delle forze di sicurezza turche.
Ieri la polizia aveva attaccato i quartieri di Fatih e Hasirli a Diyarbakir.
Cecchini si sono posizionati sui tetti intorno ai quartieri e stamattina hanno iniziato a sparare con proiettili veri contro la popolazione, che ha iniziato una “protesta del rumore”utilizzando qualunque mezzo a disposizione per far sentire la propria voce all’esterno dei quartieri sotto assedio.
Nel quartiere di Hancepek la polizia ha ferito 5 bambini:
Ali Kaya 8 anni, Songul Kaya 14 anni, Sehmus Sevintek 15 anni, Ayse 13 anni e un bambino di 8 anni di cui non si è ancora appreso il nome. Ali Kaya è stato ferito gravemente.
Testimoni oculari hanno riferito che una macchina nera è entrata nel quartiere e ha iniziato a sparare in tutte le direzioni.
Oltre alle persone sono stati presi di mira tutti gli edifici storici tra cui un’antica moschea e una chiesa storica che hanno subito gravi danni.
Stamattina le forze speciali hanno circondato il quartiere di Sur, vietato l’ingresso e l’uscita e rappresentanti del DBP (Partito Democratico delle Regioni) stanno cercando di entrare del quartiere.
Anche la città di Lice in provincia di Diyarbakir è sotto attacco, l’esercito sta bombardando le montagne intorno alla città e impedisce l’ingresso alla città che è stata isolata bloccando l’accesso a internet e telefoni. Una delegazione del DBP e dell’HDP sta cercando di raggiungere anche Lice.
da Uiki Onlus
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.