InfoAut
Immagine di copertina per il post

NATO incontra Palantir: un’analisi critica del sistema di guerra basato su IA della NATO

È notizia di oggi che il 25 marzo 2025, la NATO ha finalizzato l’acquisizione del Maven Smart System NATO (MSS NATO), una piattaforma di guerra basata su intelligenza artificiale integrata sviluppata in collaborazione con Palantir Technologies. Acclamato come un passo avanti nelle capacità decisionali operative, il MSS NATO rappresenta l’ennesimo esempio dell’integrazione dell’IA nella sfera militare. Questo fatto segna un momento cruciale nella militarizzazione dell’intelligenza artificiale, e proprio analizzando una serie di passaggi presi dall’annuncio stesso vorremmo porre una serie di riflessioni critiche che riteniamo utili per analizzare gli scenari bellici attuali e futuri.

Cominciamo con:

The MSS NATO capability empowers commanders and warfighters to leverage cutting-edge artificial intelligence (AI) safely and securely in core military operations. By providing a common data-enabled warfighting capability to the Alliance, through a wide range of AI applications – from large language models (LLMs) to generative and machine learning – MSS NATO enhances intelligence fusion and targeting, battlespace awareness and planning, and accelerated decision-making.

Analizziamo alcune cose che vengono dette, partendo da:

“to leverage [..] artificial intelligence
safely and securely in core military operations” che tradotto significaper sfruttare [..] l’intelligenza artificiale in modo sicuro e protetto nelle principali operazioni militari”

Questa frase gia contiene un ossimoro: come se si potesse rendere in qualche modo le operazioni militari “sicure” e “protette”

Abbiamo poi due frasi che riguardano aspetti strettamente collegati tra loro:

data-enabled warfighting capability” e “from large language models (LLMs) to generative and machine learning – MSS NATO enhances intelligence fusion and targeting. che tradotto significa:

“capacità di combattimento basata sui dati” e “dai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) all’apprendimento generativo e automatico: MSS NATO migliora la fusione dell’intelligence e il targeting”.

Cosa significano queste cose e perché sono problematiche? Cominciamo dal fatto che MSS NATO integra modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), intelligenza artificiale generativa e apprendimento automatico (machine learning).

Questi sistemi vengono addestrati su enormi quantità di dati e funzionano analizzando statisticamente miliardi di esempi per identificare pattern. Operano su basi statistiche e probabilistiche, portando con sé un errore intrinseco: ogni modello statistico per definizione semplifica la realtà, escludendo alcune variabili e sovrastimandone altre. Questa incertezza statistica è inevitabile e come ampiamente dimostrato questi sistemi incorporano i bias, le lacune e le assunzioni strategiche di chi li progetta. Le scelte sui dati di addestramento, gli algoritmi utilizzati e i parametri selezionati riflettono inevitabilmente le priorità e le prospettive di chi sviluppa questi sistemi.

Questi sistemi necessitano di enormi quantità di dati che per gli impieghi bellici vengono ottenuti in larga parte tramite tecnologie di sorveglianza nei teatri di conflitto. Nessuno acconsente realmente a questa raccolta, tantomeno le persone coinvolte. Possiamo facilmente immaginare cosa accade quando popolazioni non occidentali diventano soggetti inconsapevoli degli algoritmi predittivi di guerra.

Inoltre la fusione dei sistemi proprietari di Palantir con la struttura di comando della NATO solleva evidenti criticità sulla privatizzazione delle funzioni di sicurezza critica e sull’intreccio crescente tra potere militare e interessi aziendali. Chi controlla questi modelli? Chi stabilisce le regole d’ingaggio quando è un algoritmo a segnalare un bersaglio “prioritario”?


Queste domande assumono un peso ancora maggiore alla luce di questa ulteriore affermazione presente nel testo:

accelerated decision-making.” tradotto: processo decisionale accellerato.”

Uno dei principali vantaggi vantati del MSS NATO è la capacità di accelerare il processo decisionale sul campo. Tuttavia, la velocità in questi casi sacrifica la riflessione, la complessità e la responsabilità. Gli strumenti decisionali automatizzati o semi-automatizzati possono generare una dipendenza eccessiva dalle raccomandazioni algoritmiche—un fenomeno noto come automation bias. Inoltre, la presunta oggettività degli algoritmi oscura le realtà ambigue e caotiche del conflitto. Vittime civili, identificazioni errate e bersagli colpiti erroneamente diventano più difficili da contestare se le decisioni passano attraverso logiche opache e inaccessibili.

Come riportato da un articolo di The Guardian e da numerose altre fonti, il massiccio impiego dell’IA da parte di Israele durante il conflitto a Gaza, in particolare dal 7 ottobre in poi, ha aumentato il numero di bersagli identificati come da eliminare da 50 all’anno a 100 al giorno, causando migliaia di vittime civili collaterali considerate “accettabili” in base ad un sistema di ranking basato sulla presunta appartenenza e ruolo nelle fila di Hamas.

In modo tristemente prevedibile, gli altri governi del mondo guardano e imparano, NATO in primis.

Proseguiamo al prossimo passaggio:

“We’re proud to support NATO’s drive to bolster deterrence by deploying an AI-enabled warfighting platform at SHAPE. This partnership underlines the Alliance’s determination to lead fearlessly with technological innovation,” said Shon Manasco, Senior Counselor at Palantir Technologies.

In particolareto bolster deterrence by deploying an AI-enabled warfighting platform” e  “lead fearlessly with technological innovation”

tradotto:

“rafforzare la deterrenza implementando una piattaforma di combattimento basata sull’intelligenza artificiale” e “guidare senza paura con l’innovazione tecnologica”

La prima frase rivela la vera natura della corsa all’IA militare: non si tratta semplicemente di migliorare le capacità difensive, ma di stabilire un dominio tecnologico che si traduce direttamente in supremazia militare globale. Siamo di fronte a una nuova corsa agli armamenti che riecheggia inquietantemente quella nucleare del secolo scorso. Chi raggiungerà per primo capacità avanzate di IA bellica acquisirà un vantaggio strategico talmente decisivo da alterare permanentemente gli equilibri di potere mondiali.

La seconda frase rappresenta invece una pericolosa retorica che maschera una sostanziale indifferenza verso le conseguenze di questa corsa sfrenata. “Senza paura” significa, nella pratica, senza considerazione per gli enormi costi ambientali e umani causati dalle infrastrutture necessarie a queste tecnologie e dal loro impiego. Significa ignorare il consumo di risorse idriche ed energetiche in quantità spaventose. Significa ignorare deliberatamente la distruzione di posti di lavoro, la creazione di nuove forme di sfruttamento, l’ampliamento delle disuguaglianze sociali e l’alienazione che queste tecnologie stanno già provocando. Significa, soprattutto, procedere senza una valutazione critica dei rischi sistemici che comporta affidare decisioni potenzialmente letali a sistemi che, per loro natura statistica, contengono errori intrinseci. Questa assenza di cautela non è coraggio, ma una pericolosa forma di cecità strategica che potrebbe avere conseguenze irreversibili per il nostro futuro collettivo.


Infine l’annuncio conclude in questo modo:

“The procurement of MSS NATO was one of the most expeditious in NATO’s history, taking only six months from outlining the requirement to acquiring the system. It is expected that ACO will begin using the new system within the next 30 days.”

che tradotto significa:

“L’acquisizione del MSS NATO è stata una delle più rapide nella storia della NATO, impiegando solo sei mesi dalla definizione dei requisiti all’acquisizione del sistema.
Si prevede che l’ACO inizierà a utilizzare il nuovo sistema entro i prossimi 30 giorni.”

Questa affermazione non è un motivo di celebrazione ma un inquietante campanello d’allarme. Questa precipitosa adozione rappresenta un pericoloso abbandono dei principi di cautela che dovrebbero governare l’implementazione di tecnologie così potenzialmente destabilizzanti.

In un contesto in cui gli esperti di intelligenza artificiale continuano a sollevare preoccupazioni fondamentali sulla sicurezza, l’affidabilità e l’imprevedibilità dei sistemi di IA, questa corsa frenetica all’implementazione militare appare non solo imprudente ma profondamente distopica. Sei mesi è un periodo assurdamente breve per valutare adeguatamente i rischi sistemici, le vulnerabilità, le implicazioni etiche e le potenziali conseguenze involontarie di tecnologie così complesse, soprattutto quando destinate a contesti di sicurezza internazionale.

Questa rapidità suggerisce inoltre che le considerazioni geopolitiche e il timore di “restare indietro” nella corsa agli armamenti hanno completamente eclissato qualsiasi valutazione razionale dei rischi a lungo termine.

La realtà è che stiamo abbracciando una nuova era di armamenti senza aver risolto le questioni fondamentali di controllo, responsabilità e governance di queste tecnologie, in una corsa autodistruttiva che ricorda le peggiori follie della Guerra Fredda, ma con potenziali conseguenze ancora più devastanti per l’umanità.


Bisogna smontare la narrazione per cui sistemi come MSS NATO sono semplici traguardi tecnici. Dobbiamo invece leggerli come nodi in cui si intrecciano politica, etica e conseguenze planetarie.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerraintelligenza artificiale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I Costi Planetari dell’Intelligenza Artificiale

“Artificial Intelligence is neither artificial nor intelligent.” – Kate Crawford, Atlas of AI

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Mimmo Porcaro – L’Italia al fronte. Destre globali e conflitto sociale nell’era Trump

La tendenza alla guerra delle società capitalistiche è diventato un fatto innegabile, lo vediamo sempre più concretamente; ed è una dinamica che arriva a toccarci sempre più direttamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica

Escalation bellica planetaria ed i reparti d’élite della NATO si addestrano in Lazio alla guerra nucleare, chimica a batteriologica. A fine giugno si è conclusa l’esercitazione multinazionale “Black Poison 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO, dal 1° gennaio di quest’anno sotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

“Restiamo umani”. Lavoratori e lavoratrici AvioAero dicono No al riarmo ed al genocidio

Nel silenzio assordante del governo italiano e dell’Unione Europea assistiamo quotidianamente al massacro in diretta streaming del popolo palestinese. Nessuna parola di condanna per chi sta commettendo crimini contro l’umanità! In un momento così complicato, l’Europa ed in primis l’Italia, al posto di occuparsi ed utilizzare risorse per aumentare e migliorare servizi collegati all’istruzione, alla […]