InfoAut
Immagine di copertina per il post

Orrore all’ospedale di Nasser. Palestinesi abusati per ore dall’esercito israeliano

La Bbc mostra un filmato girato nel principale ospedale di Khan Yunis in cui si vede una fila di uomini lasciati in mutande, inginocchiati con le mani dietro la testa. Alcuni avevano davanti a sé dei camici medici.

di Michele Giorgio da il manifesto

Il raid delle truppe israeliane scattò il 15 febbraio. L’ospedale Nasser di Khan Yunis, il secondo per importanza della Striscia di Gaza e uno dei pochi ancora funzionanti, come lo Shifa di Gaza city, era considerato un «covo di terroristi» e una «base operativa di Hamas» dai comandi militari israeliani. E l’incursione veniva data per imminente. Molti degli sfollati che l’ospedale ospitava erano fuggiti nei giorni precedenti sfidando i bombardamenti e altrettanto avevano fatto i pazienti in grado di camminare. Nel Nasser restavano oltre 100 feriti e ammalati gravi e decine di medici ed infermieri. I soldati arrivarono all’improvviso. Alla ricerca, dissero, «degli ostaggi nelle mani di Hamas o dei loro corpi». Proclamarono di voler agire nel rispetto della struttura sanitaria. Le cose andarono in modo molto diverso. Chi quel giorno e in quelli successivi ebbe la sfortuna di trovarsi nell’ospedale di Khan Yunis, non dimenticherà quanto ha vissuto.

«Sono state ore difficili. Fu aggredito chiunque aveva fatto anche solo un movimento», ci diceva ieri al telefono il dottor Atef Al Hout, direttore generale dell’ospedale e uno dei testimoni citati dalla Bbc nel suo servizio su quanto è accaduto nell’ospedale Nasser a febbraio. «Alcuni di noi sono stati fermati, fatti spogliare e lasciati per ore in posizioni umilianti» ha aggiunto Al Hout «non siamo stati trattati con rispetto, come si dovrebbe di fronte a medici e paramedici che lavoravano senza sosta, in condizioni molto difficili a causa della guerra, pur di assistere persone ammalate o ferite. Meritavamo protezione e invece siamo stati trattati come criminali. Ho impiegato giorni per riprendermi».

Un filmato girato di nascosto all’interno dell’ospedale è arrivato alla BbcIl video mostra una fila di uomini lasciati in mutande fuori dall’edificio del pronto soccorso, inginocchiati con le mani dietro la testa. Alcuni avevano davanti a sé dei camici medici. La Bbc sottolinea che il personale sanitario è stato sottoposto a maltrattamenti e picchiato.

Un altro medico Ahmed Abu Sabha ha raccontato all’emittente britannica di essere stato detenuto per una settimana, di aver subito aggressioni che gli hanno provocato la frattura di una mano e di essere stato morso da cani dell’esercito. Resoconti simili sono stati dati da altri due medici. Le Forze armate israeliane sostengono di non aver maltrattato medici ed infermieri e che «qualsiasi abuso sui detenuti è contrario agli ordini dell’Esercito, quindi severamente vietato». Durante la procedura di arresto, affermano, è consuetudine che i sospettati consegnino i loro vestiti a scopo di perquisizione. Spiegazioni che i palestinesi respingono totalmente, denunciando abusi e violenze sistematiche sui detenuti.

Altri medici, questa volta israeliani, invece avvertono che la crisi sanitaria nella Striscia di Gaza è grave ed inoltre costituisce una minaccia strategica per Israele. In un rapporto firmato dal professor Nadav Davidovich dell’Associazione per la sanità pubblica, e riferito ieri dalla tv pubblica Kan, i medici spiegano che le acque reflue provenienti da Gaza sfociano nel mare e possono causare l’inquinamento delle spiagge e danni agli impianti di desalinizzazione israeliani, oltre ad epidemie e varie malattie infettive. Sulla base dei dati diffusi dalle organizzazioni sanitarie internazionali, i medici israeliani riferiscono di 312.000 palestinesi affetti da polmonite e più di 220.000 da gastroenterite e diarrea, più della metà dei quali sono bambini sotto i 5 anni.

Dati che non turbano il premier israeliano Netanyahu che, intervenendo alla conferenza dell’organizzazione americana filo Israele, Aipac, ha ribadito per l’ennesima volta che l’esercito attaccherà anche la città di Rafah, sul confine con l’Egitto – nonostante l’opposizione dichiarata dall’Amministrazione Biden – dove si ammassano centinaia di migliaia di sfollati palestinesi. Ieri altre decine di morti e feriti tra i civili. Fonti palestinesi riferiscono di raid aerei a Deir Al Balah, Gaza city, Qarara. In Cisgiordania, coloni israeliani sono entrati nel villaggio di Burin (Nablus) e hanno dato fuoco ad alcune automobili. Sempre nel distretto di Nablus, gruppi di coloni si preparano a stabilire nuovi «avamposti ebraici» sulle terre dei villaggi di Luban Sharqie, Sinjil e Qariut. Con il sostegno dei ministri dell’estrema destra, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, e dal deputato del Likud Simha Rotman, i coloni continuano le proteste per l’autorizzazione data dall’esercito al trasferimento due giorni fa da Rafah a Betlemme (via Egitto) di 68 orfani palestinesi tra i due e i 14 anni di età affidati all’ong Sos Palestine.

Secondo i coloni e i loro leader, l’arrivo in Cisgiordania di quei bambini di Gaza rappresenterebbe un «deterioramento dei valori» perché gli ostaggi israeliani restano a Gaza. «In guerra – ha detto Ben Gvir – si deve schiacciare il nemico e non essere sempre moralisti». Negli atenei non cessano sanzioni e punizioni contro le voci dissidenti. L’Università Ebraica di Gerusalemme ha sospeso la docente di criminologia Nadera Shalhoub-Kevorkian perché ha accusato Israele di genocidio a Gaza. Ieri, finalmente, è partita da Larnaca la nave Open Arms che rimorchia una chiatta con 200 tonnellate di cibo e generi di prima necessità destinati alla popolazione di Gaza. L’arrivo è previsto questa notte o domani mattina.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAesercito israelianoisraeleospedalepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torturato Marwan Barghouti

Il noto prigioniero politico palestinese Marwan Barghouti è stato aggredito brutalmente dalle guardie carcerarie israeliane, secondo le informazioni trasmesse alla sua famiglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: oltre 10 mila violazioni dalla tregua da parte di Israele

In queste settimane si sono verificati nuovi bombardamenti in Libano, in particolare nel sud, mentre si registrano droni che sorvolano la zona e che hanno lanciato esplosivi in diverse città come nel caso di Aitaroun, con la scusa di voler colpire Hezbollah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il prezzo di stare dalla parte giusta

Sabato sera. Cena. La Tv gira per conto suo. Arrivano le parole: “Ignobile, vile, grave, irresponsabile, anni di piombo”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.