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Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane.

Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della diga di Tishreen. Il Consiglio militare di Manbij (parte delle FDS) hanno però respinto gli attacchi, compiuti anche con l’uso dell’artiglieria.

“Dopo il fallimento di questi attacchi – si legge in un comunicato delle Forze democratiche siriane – e le pesanti perdite inflitte al nemico in termini di personale ed equipaggiamenti, l’occupazione turca ha bombardato con l’artiglieria pesante l’ingresso del villaggio di Khirbet al-Zamala. Sul fronte di Deir Hafer, le nostre forze hanno invece preso di mira con successo un punto appartenente ai mercenari di occupazione turchi vicino alla città di Deir Hafer”.

Gli attacchi turcojihadisti delle ultime ore hanno inoltre colpito strutture civili, come “la fabbrica di zucchero – aggiungono le FDS – a est di Deir Hafer, causando danni significativi alle sezioni vitali della struttura. Questa infrastruttura civile e cruciale fornisce servizi essenziali alla popolazione locale. Eppure, l’occupazione turca continua a prendere di mira tutto nella Siria settentrionale e orientale, senza risparmiare nemmeno le strutture civili, esacerbando le sofferenze della popolazione locale e minando i loro mezzi di sostentamento”.

Un aggiornamento della situazione, militare e politica, dalla Siria del Nord e dell’Est con Jacopo Bindi, dell’Accademia della modernità democratica e collaboratore di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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