InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino in corteo per sostenere chi combatte l’Isis

||||

Più di un migliaio di persone al corteo convocato per sostenere chi combatte l’Isis, le Ypg/Ypj e Paolo, Eddi, Jak, Davide e Jacopo, i cinque italiani che hanno sostenuto la lotta all’ISIS in Siria e ai quali all’inizio di gennaio è stata notificata una richiesta di applicazione della sorveglianza speciale avanzata dalla Procura torinese.

Il corteo, partito nel pomeriggio dalla stazione di Porta Nuova, ha attraversato le vie del centro di Torino per poi concludersi in piazza Castello. Oltre alle tante realtà torinesi presenti, anche diverse delegazioni arrivate dal resto del Piemonte e dell’Italia per manifestare appoggio e solidarietà a chi in questi anni ha deciso – in tempi e forme diverse – di sostenere la rivoluzione confederale della Siria del Nord e di combattere i miliziani dello Stato Islamico, unendosi alle YPG e alle YPJ (le unità di protezione popolare) o supportando le strutture civili e svolgendo un prezioso lavoro di informazione.

La richiesta formulata dalla Procura per mano del Pubblico Ministero Emanuela Pedrotta (il cui nome ricorre in molti processi contro il movimento No Tav e i militanti torinesi) è vergognosa e paradossale: una misura repressiva ereditata dal codice Rocco fascista che prevede forti limitazioni della libertà personale, oltre all’allontanamento da Torino per 2 anni, che la PM vorrebbe applicare sulla base di un generico e totalmente arbitrario giudizio di “pericolosità sociale” dei 5.

Di qui la necessità, già espressa nelle molte iniziative di solidarietà dei giorni scorsi, di sostenere pubblicamente le YPG e le YPJ e tutte le italiane e gli italiani che hanno combattuto e combattono l’Isis e il jihadismo in Siria. Il corteo ha reso omaggio a Giovanni “Hiwa” Asperti, il primo combattente italiano morto in Siria del Nord tra le fila delle YPG, e molti interventi hanno sottolineato a più riprese l’urgenza di mantenere alta l’attenzione e la solidarietà verso la rivoluzione della Siria del Nord, che in questi giorni si trova a fronteggiare la minaccia di un’invasione da parte dell’esercito di Erdogan e delle bande jihadiste ammassate al confine turco-siriano.

1bbf7353 eb4d 4680 b0ae 1b85d42a9910

Al corteo è arrivato tra gli applausi il saluto di Paolo, tra i 5 destinatari della richiesta di sorveglianza speciale e attualmente detenuto agli arresti domiciliari, ed è stato letto il messaggio di solidarietà di Giorgio “Brescia”, anche lui costretto da mesi ai domiciliari per un corteo antifascista.

Il 23 gennaio è stata fissata l’udienza in cui verrà discussa la richiesta formulata dalla Procura: il corteo di questo pomeriggio si è chiuso rilanciando l’appuntamento per quel giorno alle 9.30 di fronte al Tribunale di Torino per un presidio di solidarietà.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

sorveglianza specialetorinoypgypj

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.