I LAVORI VANNO AVANTI? RISPONDIAMO INSIEME! Diciamo no alla Cittadella dello Sport : il 25 gennaio manifestiamo per difendere il Parco!
Il “Centro per l’educazione sportiva e ambientale” al Meisino, entrato nella fase di cantiere da settembre, è un progetto finanziato da fondi PNRR e raccontato come green, ma che nei fatti comporta la devastazione irreversibile di un’area di grande valore naturalistico, oltretutto ad alto rischio di inondazione.
Il progetto, viziato all’origine da irregolarità, è stato aggiudicato senza consultazioni popolari o preventivi confronti in sede istituzionale, giustificando a cose fatte la chiusura al dissenso con le ristrette tempistiche del bando, come per molti altri progetti PNRR.
In questi mesi di mobilitazione, dall’inizio dei lavori, come Comitato Salviamo il Meisino non ci siamo mai fermati: dentro e fuori dal Parco, giorno dopo giorno.
Da settembre a gennaio in tante e tanti abbiamo attraversato il Parco, facendo la nostra parte e difendendolo: i rallentamenti dei lavori, la testimonianza dello scempio e delle irregolarità nei cantieri e le modifiche apportate al progetto dalla Giunta sono vittorie che sarebbero rimaste impossibili se non ci fossimo messi in gioco in prima persona – ma ancora non basta!
Dietro le retoriche di un’ecologismo di facciata si nasconde l’ennesimo sperpero di fondi pubblici (il PNRR è a debito, quindi sono soldi nostri) utilizzati per privatizzare un parco pubblico. Quei soldi si possono e si devono utilizzare altrove: sono tantissime le strutture sportive fatiscenti nella città come le piscine sempione, ormai svendute ai privati.
I lavori vanno bloccati subito, il progetto va cassato e archiviato: per salvare il Meisino non esiste alternativa.
Dall’amministrazione comunale ci siamo ormai abituati a sentire di tutto: che parliamo per slogan e non per dati, che il progetto avrebbe in realtà una ‘forte vocazione ambientale’, che il dialogo coi cittadini sul progetto c’è e c’è sempre stato. Tra menzogne e incoerenze emerge chiaro il discorso : ci toglieranno tutto quello che non saremo disposti a difendere. È quindi il momento di esserci: sabato 25 gennaio, ci riprendiamo gli spazi e la parola! Difendere il Parco è possibile e dopo quattro mesi sappiamo quanto questo non sia uno slogan ma un dato di fatto. Difendere il nostro diritto di decidere dei luoghi in cui viviamo è possibile come è stato possibile per Corso Belgio, per il Pratone Parella, per il giardino Don Bosco a Bologna e come è possibile al Meisino – tutte e tutti insieme, senza mai tirarci indietro.
GIù LE MANI DAL MEISINO!
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intestatari: Paola Pocaterra, Fabio Palazzolo –
causale: “raccolta fondi per azioni legali”
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