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VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste. L’obiettivo è quello di prendere parola rispetto alle reali esigenze dei territori e di rappresentare una forza capace di smascherare le contraddizioni del presente fatto di guerre, devastazione ambientale e sfruttamento dei territori.

Come progetto che si propone di costruire rete a livello regionale cogliamo questa occasione come un momento di incontro, di espressione e di visibilità per tutte le istanze e vertenze che riguardano territori specifici ma che hanno in comune l’essere baluardi di resistenza a fronte dell’imposizione di progetti inutili e dannosi per la salute delle persone e della terra.

Di seguito il testo del volantino che chiama alle giornate di mobilitazione e, in particolare, alla grande manifestazione popolare che si terrà il 28 aprile a Venaria.

Quest’anno il G7 ambiente, energia e clima si terrà vicino a Torino, alla Reggia di Venaria, il 28-29-30 Aprile. Ministri, capi di governo ed esponenti del mondo dell’energia si troveranno per decidere quale sarà la via per la famosa transizione ecologica. È evidente che per i governi e per l’Unione la “transizione” può avverarsi a una sola condizione: le guerre, come strategia per accaparrarsi le risorse naturali ed energetiche, come dimostra il Piano Mattei, e per continuare a fare profitto.

Ogni giorno paghiamo a caro prezzo queste scelte. Alle nostre latitudini la cementificazione, gli investimenti in mega-opere, il necessario passaggio dalle energie fossili a quelle rinnovabili portato avanti in modo non ecologico, ma esclusivamente affaristico, il ritorno all’energia nucleare, sono la realizzazione distorta di questa falsa “transizione”. Per far diventare il nostro mondo sostenibile sembrerebbe inevitabile continuare a distruggere i territori e a sfruttare le popolazioni.

La città di Torino e la regione Piemonte ne sono testimoni: alla pioggia di soldi del PNRR corrisponde una valanga di cemento che mette a rischio il verde pubblico in nome della “rigenerazione urbana” e di una finta riforestazione. Tagliare alberi e distruggere parchi, fondamentali per contrastare le isole di calore e per una migliore vivibilità, è l’esempio di una transizione che non rispecchia i nostri bisogni, anzi, li calpesta!

Tutti questi progetti hanno in comune il fatto di venire imposti dall’alto, senza alcun confronto con le esigenze della cittadinanza. La necessità che sentiamo è quella di prendere parola sulle nostre vite e sui luoghi che abitiamo. Pretendiamo che vengano prese misure reali per diminuire la povertà energetica, per non dover scegliere tra scaldarsi o avere un tetto sulla testa. Vogliamo smettere di pagare i costi della produzione di armi da inviare nelle guerre che i popoli non vogliono.

Il genocidio che oggi si sta protraendo in Palestina con l’avallo e il sostegno del nostro Paese non può vederci silenti, perché è una vergogna del nostro tempo di cui non vogliamo essere complici.

Per questi motivi scendiamo in piazza tutte e tutti assieme durante le giornate del G7 dal 28 al 30 aprile. Saranno giorni pieni di iniziative, dibattiti ed assemblee, con una grande manifestazione popolare il 28 Aprile a Venaria.

Qui il link a cui accedere per visionare le varie iniziative che saranno organizzate.

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