InfoAut
Immagine di copertina per il post

20 Novembre, presidio popolare all’Ex-Pozzi di Sparanise

Una lunga e dura battaglia che ha attraversato diverse fasi, che ha visto il coinvolgimento diretto delle comunità locali, che ha impattato il quadro politico mutandolo, che ha praticato il consenso e il conflitto sociale senza perdere di vista gli obiettivi né rinchiudersi in un orizzonte nimby.

Il movimento popolare dell’Agro Caleno è stato capace di vincere. La centrale che l’imprenditore dei rifiuti Francesco Iavazzi (recentemente arrestato e poi scarcerato) avrebbe voluto realizzare in area ex Pozzi difficilmente sarà realizzata, avendo il progetto incassato una carrellata di pareri negativi in Conferenza dei Servizi ed avendo oramai perso il finanziamento ministeriale di 17 milioni di euro inizialmente concesso. Risultati ottenuti grazie alla costante pressione popolare, esercitata da un movimento che aveva già saputo impedire la realizzazione di un gassificatore nella città di Capua.

La lotta popolare ha ostacolato i piani speculativi di chi avrebbe voluto lucrare realizzando un impianto inquinante in un’area già fortemente compromessa. Le denunce pubbliche del comitato e la lotta popolare hanno issato un muro, un grande No sociale che ha spazzato via i propri avversari.

Intanto, un anno fa la conferma: un’area contigua all’ex Pozzi è fortemente inquinata. Solventi, scarti di vernici, prodotti chimici, ceramiche e tanto altro. In prevalenza i residui dell’attività produttiva dello stabilimento che occupava il territorio. Un’immensa fabbrica fordista che aveva dato lavoro a 3mila persone ai tempi del massimo splendore e che oggi è ampiamente abbandonata al degrado dopo anni di malagestione politica.

I veleni seppelliti nell’ex Pozzi hanno inquinato l’ambiente e impattato la salute per quarant’anni, anni durante i quali le istituzioni hanno assunto una posizione altalenante tra l’indifferenza e il negazionismo. Ma un anno dagli scavi effettuati dal Corpo Forestale e dall’avvio di un’inchiesta da parte della Magistratura che per la prima volta riconosce l’esistenza della discarica abusiva, tutto è ancora fermo.

Si diffonde però la notizia dello stanziamento di 15 milioni di euro per la messa in sicurezza, la caratterizzazione e l’eventuale bonifica del sito. Il tutto rientra all’interno del Patto per il Sud e le operazioni sarebbero gestite direttamente dalla Regione Campania.

Mentre sul territorio si discute delle prospettive che lo stanziamento apre – con il rischio paradossale di una ulteriore speculazione grazie ai milioni dell’ingente finanziamento pubblico -, una nuova emergenza si diffonde: una fumarola tossica fuoriesce dal terreno a causa dell’autocombustione dei rifiuti presenti nel sottosuolo.

Il comitato per l’Agro Caleno lancia dunque una settimana di mobilitazione fatta di assemblee, volantinaggi e presenza sul territorio organizzando un presidio popolare per domenica prossima, 20 Novembre. I militanti chiamano a raccolta la popolazione per ricostruire il fronte di opposizione sociale, il grande No collettivo che ha saputo difendere il territorio e plasmare una comunità in lotta. Un No al negazionismo di chi ha finora sostenuto che la discarica fosse innocua, un No a chi pesca nel torbido e non aspetta altro che mettere le mani sui 15 milioni in arrivo, un No alla corruzione e alle connivenze che hanno permesso che per quarant’anni si avvelenasse in silenzio l’Agro Caleno ed i suoi abitanti.

Una nuova fase di lotta sembra dunque aprirsi, un percorso che attraverserà la piazza del prossimo 27 novembre a Roma, ad aggiungere un piccolo tassello a questo grande No sociale in divenire.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano, conferenza stampa: mobilitazione permanente e manifestazione popolare sabato 12 ottobre

La Valle che Resiste risponde con una mobilitazione permanente che proseguirà fino alla fine delle procedure di esproprio e che prevede un appuntamento quotidiano alle 18.30 al gazebo informativo a Susa (in Regione Priorale 24) e una grande manifestazione popolare per le vie della cittadina sabato 12 ottobre alle ore 15 con partenza dalla stazione di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Meisino: lasciamo parlare le immagini

Per questa volta al Meisino non si è arrivati all’esondazione del Po, ma ci è mancato poco, e il trend climatico che le amministrazioni non fanno nulla per contrastare (anzi, che colpevolmente favoriscono, con le loro devastazioni della vegetazione spacciate per riqualificazioni) garantisce alluvioni sempre più frequenti nel prossimo futuro.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Data boomer(ang) – sul caso dossieraggi

Equalize Srl, un’agenzia di sicurezza e investigazioni con sede a Milano, è accusata di accesso illecito a banche dati riservate del Ministero dell’Interno italiano e di altri enti di massima importanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prof Chambers: “Israele vuole la pulizia etnica. I genocidi del colonialismo occidentale”

Il sionismo persegue la pulizia etnica con una politica colonialista e anche sui temi del genocidio, dell’unicità della Shoah, bisogna permettere che altre voci possano partecipare, senza far dominare il discorso dal punto di vista unico, egemonico e occidentale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Difendere i territori, riappropriarsi del potere decisionale, immaginare un’altra gestione del “verde”: una sfida cittadina e non solo

Si conclude il Festival (r)Esistenze Verdi promosso dal Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio di Torino. Vorremmo restituire e condividere alcuni spunti emersi nei dibattiti, come prospettiva per una sfida cittadina e in generale collettiva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: attacco ad Ankara, bombardamenti turchi, colloqui con Ocalan

Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del PKK contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l’aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell’Iraq, dove il PKK sta infliggendo dure perdite all’esercito turco.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La violenza dell’argine

Pubblichiamo in questa sezione la Seconda puntata della Terza Stagione di Radura – un viaggio nei conflitti dell’hinterland italiano, perché viene approfondito il tema dell’acqua, dei fiumi e degli argini e soprattutto la tendenza che si individua lungo tutto l’arco alpino di artificializzazione dei bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.