Anonymous, terzo round contro la Tav. Monti e Cancellieri al tappeto
Altre due tacche aggiunte al pallottoliere. Un altro colpo messo a segno da Anonymous e la lotta contro l’alta velocità sembra non conoscere soste neanche in rete. A farne le spese questa volta sono stati nomi pesanti. Per diverse ore nel tardo pomeriggio di ieri, i siti web del governo italiano e del ministero degli interni sono stati mandati in crash e resi inaccessibili al pubblico. Preceduta dal consueto tam tam su Twitter e social network, in serata è arrivata puntuale la rivendicazione dell’azione. A fare da firma in calce al comunicato una sola lettera: V.
Obbiettivi e tempi di quest’ultima operazione non sono affatto casuali. La scelta degli hacktivisti di attaccare i portali internet di Palazzo Chigi e del Viminale arriva proprio mentre il popolo No Tav chiude la sua intensa settimana di lotta tagliando le reti intorno al cantiere. Ma arriva sopratutto a poche ore dal termine del super vertice ministeriale di sabato, convocato per cercare una via d’uscita dallo stallo valsusino in cui il governo sembra essersi impantanato nell’ultima settimana. E proprio le decisioni varate dal duo Monti-Cancellieri – la conferma della linea dura sulla TAV e l’ipotesi di introdurre nuove norme penali create ad hoc per contrastare la lotta contro i cantieri dell’alta velocità – sembrano aver suscitato le ire degli anonimi che definiscono come “tipico di uno stato fascista” l’uso di “leggi persecutorie per sedare le proteste e i dissensi popolari o politici”. Una macroscopica evidenza di cui ben pochi sembrano però essersi accorti. Sopratutto all’interno della “liberalissima” compagine mediatica italiana, invitata da Anonymous a concentrare una maggiore attenzione “su questi gravi problemi”.
Difficile dire a quali mosse potrebbero ricorrere in futuro gli hacker senza volto per sostenere la lotta del movimento NoTav. Di fronte ad un possibile innalzamento del livello repressivo non sono infatti da escludere forme di solidarietà differenti rispetto a quelle datesi fino a questo momento (ovvero raid informatici contro siti web e portali di istituzioni e forze dell’ordine). Di certo per ora c’è solo che l’abbraccio tra la valle che resiste ed Anonymous Italia non è mai stato così stretto.
Qui di seguito il comunicato di Anonymous
Anonymous ancora una volta si schiera a favore dei manifestanti in Val Susa, con la voglia di mostrare la nostra solidarietà ad Alberto Perino, leader NO-TAV che presto avvierà un corteo nel tentativo di raggiungere la Valle di Clarea delimitata dai recinti delle linee ad alta velocità.
Vogliamo inoltre manifestare il nostro dissenso per la proposta di processare i manifestanti della Val Susa come ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, quando l’esprimere il proprio dissenso in uno stato democratico dovrebbe essere considerato legittimo, considerando che è tipico di uno stato fascista utilizzare leggi persecutorie per sedare le proteste e i dissensi popolari o politici.
Riteniamo che l’attenzione mediatica dovrebbe essere maggiormente centrata su questi gravi problemi.
Pertanto Anonymous ha deciso di rendere inaccessibili governo.it, interno.it, torino-lione.it ed ltf-sas.com a partire dalle 17:50 di oggi fino alle prossime ore.
Come sempre, questo attacco non è atto a causare un disservizio ma ad incentrare l’attenzione mediatica sugli eventi in corso.
We are Anonymous
We are Legion
We don’t forgive
We don’t Forget
Expect Us
#anonymous #opitaly #notav #operationgreenrights
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