InfoAut
Immagine di copertina per il post

Appello processo No Tav: presidio giov 3/11 al Tribunale e qualche nota sul pg Saluzzo

Sono molte le cose di cui parlare, di sicuro tanto è già stato scritto, ma è doveroso arrivati a questo punto del processo d’appello scrivere qualche riga in più sul procuratore Saluzzo che ha deciso di indossare l’elmetto tanto conteso dai pubblici ministeri all’interno della procura di Torino.

Ripercorrendo quindi la requisitoria del procuratore Generale Saluzzo abbiamo scorto un’accanita difesa dell’opera Tav, a suo dire ampiamente legittima e soprattutto non imposta al territorio, frutto di una volontà popolare (non c’è dato modo di sapere dove questa si sia espressa) per cui diventa “dovere” della legge farla rispettare e chi non la rispetta dev’essere punito.
Quindi, questo processo, sarebbe il prezzo da pagare per aver scelto di stare contro lo Stato.
Saluzzo ha sottolineato anche come gli imputati sarebbero potuti essere molti di più, ma che l’obbiettivo della procura oggi è quello di capire se la corte confermerà totalmente o parzialmente le condanne di primo grado.
Sotto la lente d’ingrandimento del procuratore è finito inevitabilmente il più grande smacco allo Stato, quello della Libera Repubblica della Maddalena, per noi grande esperimento di partecipazione e condivisione, per loro una “sorta di campo minato, nessuno poteva entrare, nessuno che non fosse dei loro…Siamo nell’illiceità (…)” pertanto l’intervento del Prefetto, nell’interesse della collettività, doveva essere quello di “riconquistare” il territorio reso impenetrabile dalle forze dell’ordine dai No Tav, poiché tale resa della stato era già costata metà del finanziamento pubblico europeo.
Ovviamente anche il 3 luglio è stato oggetto della requisitoria, una manifestazione di migliaia di persone definita come “una vera azione di guerra e militare praticamente ininterrotta (…) per riappropriarsi delle aree che erano state riportate nel possesso dello Stato il 27 giugno…” una sorta di “chiamata internazionale alle armi” come definita dai giornali.

Il pg Saluzzo, sebbene abbia tentato ad inizio processo di evocare una “dimensione” di normalità processuale eleggendo il Tribunale di corso Vittorio come aula del dibattimento e non quella bunker del carcere delle Vallette, ha gettato via la maschera già dopo le prime parole, di fatto percorrendo la strada tracciata da Caselli anni fa, quella che pensava di poter “spaccare” il movimento facendogli assumere la “divisione fra buoni e cattivi“. Scelta sbagliata che gli si è rivoltata contro, ma che oggi ancora persevera come metodo di condotta nelle aule di tribunale a danno di centinaia di No Tav che continuano ad essere processati e condannati.
Saluzzo ha preso in mano una vicenda di cui evidentemente sa poco, ma si è galvanizzato nel farlo. Ha addirittura definito una “debolezza della stato” la ripresa dei terreni a Venaus nel 2005, peccato per lui che, invece, quei giorni rimarranno alla storia come una grande vittoria del movimento No Tav

Descrivendo le varie vicende giudiziarie del movimento No Tav, continuiamo a scorgere personaggi senza arte ne parte, orfani del maestro Caselli che per loro ha tracciato una strada fallimentare e che si accontentano di qualche articolo sui giornali nella speranza di essere ricordati un giorno, forse, da qualcuno.

Quelli più sicuri di sè indossano l’elmetto, altri giocano la parte dei “rinnovatori”, vedi Spataro Procuratore della Repubblica con la sua azione interna, senza però evidenziare chiare discontinuità…bisogna che qualcosa cambi affinché tutto rimanga com’era prima, vero?

Rimangono quindi senza risposta alcune domande fondamentali ad asempio se vi è stato forse in passato un coinvolgimento dell’autorità amministrativa (di polizia) e politica, che si sono adoperate per segnalare l’importanza di contrastare anche sul piano giudiziario l’opposizione al Tav? Se sì,  in questo possibile coinvolgimento quanto hanno pesato i poteri forti, che da sempre sono stati capaci di influenzare le decisioni del potere politico sulle grandi opere pubbliche? Sono stati serenamente a guardare o si sono a loro volta attivati?

Da parte nostra, continuiamo serenamente la nostra lotta, più forti di tutti i loro tentativi, in grado di resistere e rilanciare perché consapevoli di essere dalla parte del giusto.

Convochiamo pertanto un presidio di fronte al tribunale di Torino giovedì 3 novembre alle ore 9, per sostenere i 47 imputati di questo procedimento (altri 5 sono stati stralciati ad inizio processo) per i quali sono stati richiesti ben 140 anni di carcere complessivi.
Avanti No Tav!

da NoTav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano, conferenza stampa: mobilitazione permanente e manifestazione popolare sabato 12 ottobre

La Valle che Resiste risponde con una mobilitazione permanente che proseguirà fino alla fine delle procedure di esproprio e che prevede un appuntamento quotidiano alle 18.30 al gazebo informativo a Susa (in Regione Priorale 24) e una grande manifestazione popolare per le vie della cittadina sabato 12 ottobre alle ore 15 con partenza dalla stazione di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Meisino: lasciamo parlare le immagini

Per questa volta al Meisino non si è arrivati all’esondazione del Po, ma ci è mancato poco, e il trend climatico che le amministrazioni non fanno nulla per contrastare (anzi, che colpevolmente favoriscono, con le loro devastazioni della vegetazione spacciate per riqualificazioni) garantisce alluvioni sempre più frequenti nel prossimo futuro.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Data boomer(ang) – sul caso dossieraggi

Equalize Srl, un’agenzia di sicurezza e investigazioni con sede a Milano, è accusata di accesso illecito a banche dati riservate del Ministero dell’Interno italiano e di altri enti di massima importanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prof Chambers: “Israele vuole la pulizia etnica. I genocidi del colonialismo occidentale”

Il sionismo persegue la pulizia etnica con una politica colonialista e anche sui temi del genocidio, dell’unicità della Shoah, bisogna permettere che altre voci possano partecipare, senza far dominare il discorso dal punto di vista unico, egemonico e occidentale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Difendere i territori, riappropriarsi del potere decisionale, immaginare un’altra gestione del “verde”: una sfida cittadina e non solo

Si conclude il Festival (r)Esistenze Verdi promosso dal Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio di Torino. Vorremmo restituire e condividere alcuni spunti emersi nei dibattiti, come prospettiva per una sfida cittadina e in generale collettiva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: attacco ad Ankara, bombardamenti turchi, colloqui con Ocalan

Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del PKK contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l’aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell’Iraq, dove il PKK sta infliggendo dure perdite all’esercito turco.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La violenza dell’argine

Pubblichiamo in questa sezione la Seconda puntata della Terza Stagione di Radura – un viaggio nei conflitti dell’hinterland italiano, perché viene approfondito il tema dell’acqua, dei fiumi e degli argini e soprattutto la tendenza che si individua lungo tutto l’arco alpino di artificializzazione dei bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.