Arquata si riprende la sua terra
Nel luogo dove martedì mattina Cociv ha preso possesso di un’area che in futuro, secondo i loro piani, dovrebbe diventare il cantiere in cui portare la “talpa” per incominciare lo scavo del tunnel di valico. Terreno al confine col presidio No Tav – Terzo Valico di Arquata (anch’esso interno alla futura area di cantiere), luogo simbolo del movimento inaugurato nell’estate scorsa e diventato luogo di socialità, elaborazione e discussione. Come era stato annunciato pubblicamente a partire da giovedì mattina, giornata di lancio della marcia odierna, oggi centinaia di persone, giovani e anziani, donne e uomini sono andate a Borgo Radimero per riprendersi i terreni che Cociv ha recintato e dove ha iniziato la distruzione tagliando diversi alberi. Morale alto, tanta determinazione e la convinzione di essere dalla parte giusta hanno fatto sì che arrivati alle reti arancioni venisse fatto ciò che fosse giusto fare: abbattere quelle reti e ripiantare una decina di alberi laddove erano stati tagliati. Al di fuori di ogni retorica tanta è stata la commozione dei presenti per un gesto liberatorio che ha affermato con forza che la disobbedienza in difesa della propria terra, non solo sia giusta, ma necessaria per sconfiggere chi vuole distruggere Arquata e gli altri territori interessati dal progetto del Terzo Valico.
Ancora una volta il movimento ha saputo fare le mosse giuste, buttare il cuore oltre l’ostacolo e convocare questa giornata di lotta con soli tre giorni di preavviso e il giorno seguente alla manifestazione di Pontedecimo, in calendario da più di un mese. Adesso si tratterà di vedere cosa succederà a incominciare da domattina: per questa ragione proseguirà giorno e notte la presenza degli attivisti del comitato No Tav – Terzo Valico al presidio di Radimero. Poi venerdì sera alle ore 21 presso la Soms sarà la volta dell’assemblea popolare in cui discutere insieme alla cittadinanza i prossimi passi della mobilitazione. Qualche ora di sonno e poi si partirà per la grande manifestazione indetta dal Movimento No Tav per Sabato 16 Novembre a Susa. Un susseguirsi continuo di impegni a cui è possibile far fronte solo ed esclusivamente grazie alla generosità di centinaia di donne e uomini che in questa lotta stanno mettendo il cuore.
Oggi il movimento è più forte, oltre quelle reti ha trovato dignità, generosità, condivisione e una nuova conferma che questa lotta bisognerà vincerla. Per difendere la propria terra, il proprio presente e il futuro dei propri figli.
Fonte (con più foto e video): notavterzovalico.info
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