Ciao Esposito, il “coraggio della concretezza” ce lo racconti la prossima volta
Mentre tutto l’arco istituzionale si interroga su chi ha vinto l’elezioni e su come comporre un possibile governo, noi non vogliamo dimenticarci di nessuno e non vogliamo non dare la giusta importanza alle piccole cose.
Per questo non possiamo esimerci dal prendere atto di chi non c’è più, del non sentire più quella voce stridula via social network sempre pronta a dare la colpa a qualche notav ancor prima dei processi.
Come faremo senza una presenza politica così importante da essere annoverata tra i grandi statisti del nostro Paese….AH NO!!!
Dopo essere in tv un giorno si e l’altro pure,
dopo aver riempito le pagine dei giornali (da giornalisti compiacenti e un pò svogliati che copiavano e incollavano i suoi post di facebook) con accuse nei confronti di tutti i notav
dopo aver difeso imprenditori immischiati in loschi giri pur di sostenere il tav
dopo aver citato a sproposito tutti i notav da lui conosciuti
dopo aver persino scritto un libro
dopo aver fatto ricorso all’immunità parlamentare più e più volte
dopo essere comunque stato condannato per diffamazione un paio di volte
dopo aver raccontato balle su balle per essere al centro dell’attenzione
dopo aver avallato per anni un’opera inutile, facendone la propria battaglia personale per accreditarsi verso chissà chi
dopo aver citato Lele Rizzo a sproposito in ogni occasione (dai concerti alle trasmissioni radio passando per il senato)
dopo aver incarnato la politica del PD a Torino e in Piemonte (e si vede)
Dobbiamo annunciare la perdita di Stefano Esposito.
Ste’ non è stato eletto, ha collezionato l’ennesima figura meschina e in un collegio quasi sicuro per tradizione, non ce l’ha fatta. Non sono bastate le sue infinite esternazioni di “buon gusto”. Non sono bastate le sue conoscenze in magistratura, polizia e Digos. Non sono bastate le sue prese di posizione a favore dei più forti in ogni situazione. Non è bastato il suo problema, nato dalla gioventù, di invidia tramutata in odio per i centri sociali, per essere votato a sufficienza ed entrare in Senato.
Non è bastato, non è stato sufficiente.
Stefano Esposito ci ha lasciati, non ha più alcuna carica in Senato e in Commissione Trasporti e deve lasciare la poltrona e la ribalta tanto cara…e noi appena possibile brinderemo, perchè non ne sentiremo la mancanza!
Non ti stimiamo nemmeno come nemico perchè alla fine per noi sei stato uno dei tanti, come tutti quelli che abbiamo visto passare in ogni legislatura tifando Tav, mentre noi notav siamo ancora qui e quel maledetto treno non è ancora passato.
Ciao Stè, ora dove andare lo sai, se no te lo indicheremo volentieri!
Avanti Notav!
di seguito qualche tweet di buon gusto e paranoia dell’ex senatore
da notav.info
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