C.M.C. devastatori della terra – corteo a Ravenna
In un clima assurdo prenderà il via oggi alle 14 la manifestazione No CMC a Ravenna con tombini sigillati, negozi chiusi, scuole con la campanella che suonerà in anticipo. Difese d’ufficio dal Palazzo Comunale e dai partiti di qulla che fu sinistra in quella che fu la rossa Emilia.
Tutti stretti alla ditta che porta ancora il nome di Cooperativa ma che da sempre coopera insieme all’economia di distruzione che ci ha portato nella crisi che viviamo tutti. La CMC che ha incassato la penale sancita da contratto se non si fosse più costruito il ponte sullo stretto di messina, quella che costruisce le basi di guerra americane, come Sigonella in Sicilia e il Dal Molin a Vicenza, la stessa che ha devastato il Mugello prosciugando le falde acquifere ed inquinando i terreni, quella che vediamo scritta sulle tute all’interno del cantiere di Chiomonte, che asfalterà Milano per l’Exp, nelle Marche e l’Umbria e nell’immancabile “affaire” Salerno – Reggio Calabria.
La manifestazione è contro quella CMC lì e contro tutte le cmc che benchè dotate di codice etico e farcite di grandi paroloni, sono il braccio della devastazione dei territori e dell’economia di guerra dichiarata ai conti pubblici.
Sarà la manifestazione a difesa della terra e del futuro, che parte dalla Val Susa per espandersi ovunque.
Di seguito l’appello di convocazione del corteo:
Da Nord a Sud non è possibile elencare tutti gli scempi.
Dalla Valle di Susa, passando per il Mugello, arrivando fino in Sicilia i grandi affaristi violentano la terra cementificando, perforando, scavando e inquinando.
Calpestano la possibilità di una vita libera, felice e condivisa, sacrificandola alle logiche di poteri forti che muovono fili invisibili per asservirci ai loro scopi: i loro profitti, quelli che non bastano mai. Fra i responsabili spiccano Impregilo, Eni, Todini e non ultima la Cmc di Ravenna.
L’unico modo che abbiamo per contrastare queste mire rapaci e devastanti è costituire aggregazioni sempre più allargate e diffuse, rendendo evidenti le opposizioni e rendendoci conto che noi siamo più di loro e che solo uniti possiamo sconfiggerli.
Il primo appuntamento è per il 13 ottobre a Ravenna, dove manifesteremo contro la Cooperativa Muratori e Cementisti (CMC) che, dopo essere stata artefice in questi anni di numerose devastazioni sul territorio italiano, si accinge a realizzare il tunnel geognostico alla Maddalena di Chiomonte in Val di Susa. Un’azienda che fra i vari progetti distruttivi vuole realizzare un cantiere rifiutato da decine di migliaia di residenti nella Valle e da un Movimento che ormai è presente in tutta la penisola e oltre confine. In gioco non ci sono solo le spartizioni legate al Tav, ma soprattutto altre logiche decisionali e autoritarie come il dimostrare che se il Pd (che è dietro la Cmc) e qualunque altro partito politico decidono qualcosa, nessuno può permettersi di dissentire, di opporsi, di resistere.
L’azione di opposizione critica, di lotta e di disobbedienza delle comunità e dei territori infatti mette in discussione gli stessi meccanismi del potere, gli equilibri dello scambio clientelare e mafioso.
Queste le ragioni per cui è importante che tutte le persone che vogliono impedire la devastazione del pianeta Terra partecipino a questa prima manifestazione per rilanciare l’opposizione alla lobby trasversale degli affari.
LOTTIAMO PER LA TERRA E PER LA LIBERTA’
INDIVIDUI E REALTA’ IN LOTTA CONTRO NOCIVITA’ E DEVASTAZIONI DEI TERRITORI
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